L’ipotesi di rimpasto della Giunta regionale fa discutere. Il parlamentare piceno Augusti Curti non le manda a dire: «Mentre l’economia è in crisi e gran parte delle Marche fa i conti con gli effetti di terremoto e alluvioni, l’esecutivo regionale si occupa di posizionamenti e carriere politiche».
«Il valzer delle porte girevoli – sono ancora le parole dell’ex sindaco di Force e coordinatore Anci dei piccoli Comuni – messo in scena nelle ultime ore dalla Giunta, dimostra la totale lontananza dell’esecutivo dai problemi dei marchigiani.
Si tratta, purtroppo, di uno spartito che stona drammaticamente rispetto alla contingenza attraversata dalla nostra regione, alle prese tra l’altro con la drammatica crisi dell’artigianato.
La Giunta Regionale invece è stata trasformata in una sorta di sala d’aspetto nella quale, con una certa impazienza, ciascuno attende di posizionarsi in maniera più confacente alle proprie ambizioni politiche.
Ma nonostante il “poltronificio” avviato negli ultimi tre anni, l’appetito della destra sembra non placarsi mai. Il modello Marche è stato ridotto, definitivamente, a fedele riproduzione della triste politica governativa nazionale.
Così, anziché occuparsi di cittadini e imprese, le attenzioni si concentrano sulle aspettative di carriera. Mentre noi, come Partito Democratico, stiamo avviando una legittima battaglia per il riconoscimento delle Marche quale Zona Economica Speciale, la Giunta e la maggioranza si dimostrano più impegnati in un inutile teatrino, nel quale si arriva addirittura ad ipotizzare il terzo cambio di assessore allo Sviluppo Economico».
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