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«Il silenzio è il migliore alleato dell’abuso di sostanze stupefacenti»: l’Ast ne parla con uno spettacolo teatrale

ASCOLI - L'iniziativa, che riparte dopo lo stop per la pandemia, è del Dipartimento Dipendenze Patologiche di Ast Ascoli. Il direttore del Sert Marco Quercia: «La prevenzione passa attraverso una corretta percezione del rischio lo sviluppo di pensiero critico, che permetta ai ragazzi di gestire le "offerte" che il mondo propone loro» 
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I teatri Concordia di San Benedetto e Ventidio Basso di Ascoli, che ospiteranno lo spettacolo

 

Il Dipartimento Dipendenze Patologiche di Ast Ascol ha ripreso le iniziative del Teatro Civile, interrotte durante la pandemia, nella convinzione che un tale approccio sia fondamentale sul fronte della prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti.

Si intitola “Stupefatto – Avevo 14 anni, la droga molti più di me” lo spettacolo ad ingresso gratuito, dedicato agli alunni delle scuole superiori e medie, in programma per il 23 e 24 ottobre, al teatro Ventidio Basso di Ascoli, ed il 25 ottobre al Concordia di San Benedetto.

E’ inoltre prevista una replica serale per tutta la popolazione, lunedì 23 ad Ascoli e martedì 24 a San Benedetto.

«Il radicale cambiamento della Società tutta spiega il dottor Marco Quercia, direttore del Sert di Ascolisi ripercuote anche sulle modalità di informazione e di educazione da rivolgere alla popolazione giovanile.

Non è pensabile limitarsi ad una prevenzione basata solo su di esse, ma al contrario va aumentata la corretta percezione del rischio rispetto a certi comportamenti.

L’obiettivo non può prescindere dalla stimolazione emotiva dei giovani, finalizzata a strutturare il pensiero critico, che possa portare i ragazzi allo sviluppo di una consapevole capacità di scelta e di gestione delle diverse “offerte” che il mondo propone loro.

Siamo certi che “Stupefatto” raggiunga il nostro obiettivo», conclude il medico che aggiunge:

«Il periodo Covid ha certamente offuscato o quantomeno “ovattato” il problema dell’abuso di sostanze ed alcool, dell’azzardo. In realtà assistiamo ad una realtà che torna prepotentemente alla ribalta, anche in maniera più evidente, dopo la fine della pandemia.

Questo tragico periodo, che ha certamente portato a cambiamenti sostanziali nella vita dei singoli, ma anche nella società in generale, non ha certo risparmiato il mondo delle dipendenze che ha vissuto cambiamenti ed adattamenti importanti».

 

«Riteniamo necessario e fondamentale tornare a parlare di droga, in quanto il silenzio è il migliore alleato della diffusione di comportamenti di abuso dichiara la dottoressa Nicoletta  Natalini, dg di Ast Ascoli – non dobbiamo lasciare solo a fonti incontrollate ed incontrollabili la diffusione di informazioni e messaggi pericolosi, se non addirittura incentivanti».


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