di Pier Paolo Flammini
La Festività dei Defunti si avvicina anche se il clima ancora estivo sembra rendere ancora distante la data del 2 novembre. Eppure si è ormai a ridosso del mese di novembre, e uno degli argomenti che interesserà i cittadini è il costo dei fiori, crisantemi tra tutti ma anche orchidee e anthurium tra gli altri, che maggiormente vengono acquistati per commemorare i propri defunti.
Ci siamo così recati nei fioristi che si trovano proprio all’entrata del cimitero di San Benedetto, per sapere che tipo di novità, in termini di prezzi e possibilità di acquisto, si preavvisano quest’anno.
«Rispetto all’anno scorso il costo di un singolo crisantemo ci è aumentato di 50 centesimi – spiega Edoardo Coccia – Abbiamo deciso di mantenere il prezzo finale che avevamo un anno fa, ovvero 2,50 al nostro cliente, ma chiaramente i nostri margini si sono di molto ridotti. Ma capiamo che la capacità di spesa della clientela non è aumentata».
«Dopo il Covid i prezzi sono saliti sempre di più – continua – Si pensi che per i crisantemi i costi delle serre e dei concimi e dei trasporti incidono maggiormente. In questo periodo sono cresciuti anche i prezzi dell’anthurium, di ben 5 euro. I lumini di una settimana sono praticamente introvabili a prezzi accessibili, siamo costretti a venderli a 4 euro per non esagerare troppo ma praticamente a quel prezzo non ci sono più margini. Speriamo che quest’anno, per i Defunti, ci sia richiesta, ma anche il tempo estivo sta influendo: un anno fa avevo ordini già due settimane prima, adesso è tutto fermo. Inoltre i crisantemi, con questo caldo, ancora non sbocciano del tutto, e allora molti neanche si accorgono che sono crisantemi».
La fioraia Francesca De Annunziata ha fissato il prezzo dei crisantemi a 3 euro: «Si tratta di crisantemi coltivati col “programma”, ovvero in serra ai quali viene impostato un orario di luce e ombra che garantisce che siano già sbocciati nonostante, all’esterno, le temperature sono ancora troppo alte – afferma – Questo vuol dire che i costi sono maggiori. Per ora è presto per capire se nei prossimi giorni ci sarà un volume di vendita simile agli anni passati. Sicuramente la situazione generale con gli aumenti dei prezzi sta creando problemi, perché stipendi e pensioni non aumentano allo stesso modo. Alla fine chi ci rimette più di tutti sono i contadini che coltivano, perché hanno pochissimo margine per ricaricare».
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