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Lutto ad Ascoli per la morte di Piero D’Ottavi, per tutti “Bistecca”

ASCOLI - Si è spento all'ospedale "Mazzoni" dove era ricoverato da qualche settimana. Nel mondo della ristorazione - la sua passione e il suo lavoro - aveva fatto di tutto ed era molto conosciuto e stimato. Showman a tutto tondo, aveva recitato anche in teatro, era uno dei protagonisti del Carnevale, aveva fatto parte di Well's Fargo, il gruppo che ha inciso la canzone diventata l'inno dell'Ascoli Calcio. Aveva compiuto 61 anni lo scorso 11 luglio. Il funerale lunedì 6 novembre alle ore 15 a Santa Maria Goretti
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Piero D’Ottavi in una foto scattata da Flavia Cenciarini lo scorso luglio

 

di Andrea Ferretti

 

Ascoli in lutto per la morte di Piero D’Ottavi, ascolano di 61 anni (li aveva compiuti lo scorso 11 luglio), da tutti conosciuto come “Bistecca”, nomignolo che gli era stato affibbiato quando, giovanissimo, lavorava in una macelleria del centro storico, al Chiostro di San Francesco, prima di spostarsi in quella del fratello Camillo nella vicina Via D’Ancaria.

 

Carne, e tanto altro, le sue passioni enogastronomiche che ne hanno fatto, fino alla scorsa estate, una presenza fissa in numerosi locali della città e del territorio. Cuoco, chef, cameriere: la ristorazione era la sua passione, il suo lavoro, il suo mondo.

 

Tutti lo conoscevano anche per le sue ripetute performance sul palco dove, nell’arco di una quarantina di anni, è stato attore (fu il protagonista maschile della prima commedia teatrale in dialetto ascolano “Ve vogghie raccuntà li Cannarine” scritta a metà anni Ottanta dall’indimenticato avvocato Giangiacomo Lattanzi), ma anche cantante, intrattenitore, cabarettista. Un artista e uno showman a tutto tondo. Aveva fatto parte anche del gruppo dei “Well’s Fargo” fin dai tempi in cui il gruppo musicale ascolano incise la canzone che poi diventata l’inno dell’Ascoli, le note più amate dai tifosi del Picchio.

 

Da decenni erano in tanti ad attendere le performance carnevalesche di Piero, protagonista di mascherate irripetibili, le più belle e indimenticabili in coppia con Flavia Cenciarini, altra big del Carnevale di Ascoli.

 

Negli anni Settanta, poco più di ragazzino, era stato uno dei componenti dei primi gruppi organizzati dei tifosi dell’Ascoli nella vecchia Curva Sud del “Del Duca”.

 

Per Adriano Celentano e le sue canzoni aveva una passione viscerale, “Andamento lento” di Tullio De Piscopo uno dei brani che amava cantare quando si trovava sul paco davanti a un microfono.

 

Compilare un elenco è impresa proibitiva, ma la sua presenza non passava inosservata nei numerosi locali e nelle centinaia di iniziative enogastronomiche alle quali ha partecipato. Un’attività che ha svolto anche in Germania. Aveva inoltre collaborato con diverse cantine vinicole del territorio ascolano.

 

Piero se ne è andato questa mattina, domenica 5 novembre, all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli dove era ricoverato da alcune settimane.

 

Il funerale domani, lunedì 6 novembre, alle ore 15 nella chiesa di Santa Maria Goretti a Piazza Immacolata.

 

Indimenticabile la mascherata in cui Piero è il Gran Duca del Tronto e Flavia Cenciarini la Regina Elisabetta d’Inghilterra


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