di Pier Paolo Flammini
Ed errore fu. Appariva infatti chiaramente come i dati diffusi inizialmente dalla Regione Marche in merito ad arrivi e presenze turistiche non fossero veritieri, come ci eravamo permessi di scrivere nell’articolo “Che pasticciaccio i dati del turismo a Grottammare: ipotesi sul possibile errore“. Articolo nel quale è possibile leggere i dati del turismo grottammarese negli ultimi anni.
Un calo delle presenze turistiche del 50% da un anno all’altro non era verosimile razionalmente. Adesso, finalmente, giunge la correzione da parte della Regione con la soddisfazione espressa dal sindaco Alessandro Rocchi e dal suo vice e assessore al Turismo Lorenzo Rossi, i quali, tuttavia, rimarcano il grave danno di immagine subito.
«Il settore Turismo della Regione Marche ci scrive testualmente in una comunicazione ufficiale: “confermiamo che come da voi lamentato il dato percentuale comunicato e dato alla stampa non è corretto e verosimile” – segnalano in una nota congiunta – La causa sta in un errore di comunicazione da parte di operatori turistici nello scorso anno, errore emerso soltanto dopo il controllo effettuato ora dopo la nostra richiesta di chiarimenti e al quale è seguito quindi un ricalcolo degli arrivi e delle presenze totali del 2022 (che rimane comunque un risultato in straordinario incremento sull’anno precedente)».
Dunque, qual è la reale situazione? «Alla luce del ricalcolo, nei primi otto mesi del 2023 “il dato percentuale che può esser considerato valido per Grottammare è -0,33% negli Arrivi e – 1,47% nelle Presenze”. Insomma, un risultato che, alla luce della grave crisi economica di quest’anno, è da considerarsi di ottima tenuta, quasi in sostanziale invarianza rispetto alla stagione eccezionale del 2022 e migliore di tutte le altre località costiere».
E qui, dopo i ringraziamenti alla «Regione per la disponibilità a diffondere dati finalmente corretti», sindaco e vice si tolgono qualche sassolino dalle scarpe: «Non possiamo negare che un danno di immagine per la Città c’è stato. Forse di fronte a dati così macroscopici da sembrare, a ragion veduta, impossibili, sarebbe stata augurabile una maggiore cautela da parte di tutti nel diffonderli e nel commentarli» cosa che, ci si permette di evidenziare, è stata fatta da Cronache Picene proprio per la consapevolezza di evitare di diffondere informazioni palesemente non corrette.
«Centinaia di commenti sui social, senza neanche leggere le avvertenze sulla provvisorietà di quei dati errati, si sono esercitati in disparate analisi da bar che hanno oscurato gli sforzi dei tanti che lavorano nel settore turistico. Fa riflettere anche come alcuni operatori, probabilmente spinti dai morsi della recessione, hanno mostrato convinzioni che configgevano con i dati da loro forniti e con le tasse di soggiorno che loro stessi hanno versato. Non è mancata, purtroppo, un’opposizione consiliare sempre pronta, in fretta e furia, a chiedere dimissioni, e la quale ora dovrebbe dignitosamente dare le proprie dimissioni per aver pontificato su fake news, danneggiando anche l’immagine della Città per un basso tornaconto politico non riscuotibile».
E infine, una considerazione sul futuro: «Come lo scorso anno, di fronte a dati record, questa Amministrazione Comunale non si era esaltata scioccamente, continuando nel suo lavoro di miglioramento della promozione e dell’accoglienza insieme agli operatori privati, così quest’anno sarebbe stata opportuna maggiore sobrietà da parte di tutti. Speriamo che si impieghino le stesse energie per diffondere questi dati più aderenti alla realtà, ristabilendo la verità di una Città che turisticamente è cresciuta negli anni, persino più di altre, e che anche in un momento di crisi non arretra affatto».
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