Prende il via in Vaticano la prima campagna mondiale per il medico di famiglia. Giovedì 16 novembre è in programma infatti la presentazione dell’iniziativa il cui slogan è “Grazie, dottore” (thankyoudoctor.org). Riprendendo una preoccupazione espressa in più occasioni da Papa Francesco, cerca di rispondere alla crisi del sistema sanitario in molti Paesi dove i medici di base subiscono mancanza di sostegno e di riconoscimento professionale, mettendo seriamente a rischio il rapporto medico-paziente.
Alla conferenza stampa di presentazione è stato invitato anche il dottor Stefano Ojetti, ascolano, in qualità di segretario nazionale dell’Associazione medici cattolici italiani (dell’Amci è anche presidente provinciale) il quale interverrà con la relazione “E si prese cura di lui”, dalla parabola del buon samaritano che compendia l’Accoglienza e il rapporto medico-paziente.
L’incontro si svolgerà nella Sala Benedetto XVI del Pontificio Collegio Teutonico. Parteciperanno l’arcivescovo Vincenzo Paglia (presidente della Pontificia Accademia per la Vita), monsignor Renzo Pegoraro (cancelliere della stessa istituzione vaticana), il dottor Ramón Tallaj (presidente dell’Associazione), il dottor Mario Paredes (amministratore delegato dell’organizzazione) e il dottor Filippo Anelli (presidente del Federazione Nazionale dei Medici Italiani).
La campagna è un’iniziativa dell’associazione no profit di medici “Somos Community Care” che riunisce più di 2.200 medici a New York per servire in particolare pazienti immigrati, ed è sostenuta dalla “Pontificia Accademia per la Vita” ed altre organizzazioni mediche, infermieristiche, civiche e accademiche. Si tratta di una campagna globale di adesioni da parte di istituzioni e cittadini per riconoscere il ruolo insostituibile dei medici, talvolta costretti ad operare in circostanze eroiche. Nell’occasione verrà presentata la “Dichiarazione per la riscoperta del medico di famiglia” per ricordare a Governi, istituzioni pubbliche e sistemi sanitari la necessità di rimettere al centro la figura del medico di base.
Saranno presenti anche rappresentanti dell’Associazione dei medici cattolici, delle associazioni infermieristiche, delle istituzioni sanitarie, degli ospedali e delle scuole di Medicina.
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