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Spazzafumo: «Affidamento diretto o bando, sullo stadio siamo aperti a qualsiasi decisione»

SAN BENEDETTO - Il sindaco rompe il silenzio sulla questione "Riviera delle Palme": «Con Massi buoni rapporti e dialogo continuo, intanto portiamo a casa l'affidamento del "Ciarrocchi". L'Amministrazione pubblica ha i suoi tempi che non coincidono con quelli degli imprenditori»
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Antonio Spazzafumo

 

di Pier Paolo Flammini

 

Pompieri in azione, dopo le fiammate seguite alla partita Samb-Matese, terminata 3-0, in merito alla questione dello stadio “Riviera delle Palme”. Prima il presidente Massi, già in sala stampa, ha stemperato il confronto acceso con il vicesindaco Tonino Capriotti, avvenuto nella tribuna “Marino Bergamasco” al termine dell’incontro.

 

Ora è il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo ha intervenire, dopo un silenzio, sull’argomento, perdurato per quasi un mese. Intervistato da Vera Tv nell’ambito del programma “Ritmo di Samb” del martedì sera, Spazzafumo ha dichiarato: «Non c’è alcuna tensione tra il Comune e la Samb, con Massi ho rapporti continui e cordiali. Al momento ci stiamo muovendo con il “Ciarrocchi“, molto bene, con una concessione trentennale».

 

«Ogni tanto leggo delle cose incredibili – ha continuato il primo cittadino – Noi non abbiamo ancora deciso nulla sullo stadio, siamo aperti sia all’affidamento diretto che al bando europeo. Massi è un imprenditore capace e sa come muoversi, certo che dobbiamo rispettare le leggi come ente pubblico e i tempi e le valutazioni da fare: è nostro interesse garantire l’uso migliore dello stadio».

 

«Ma al momento – termina il sindaco – la cosa più importante è riuscire a riportare la Samb in Serie C. Negli ultimi 25 anni a San Benedetto sono successe troppe cose negative, a Massi va il merito di aver ridato fiducia all’ambiente rossoblù e questo stadio non merita più certe categorie, la Serie C è il minimo a cui ambire. Dunque bisogna essere tutti impegnati per questo obiettivo, la squadra sta andando benissimo».

 

Dunque porte aperte al confronto, e magari a un dialogo che riprenda senza scossoni tra Samb e Comune e magari anche con il main sponsor Luigi Rapullino, proprietario dell’Area Brancadoro.

 

Se son rose, par di capire, fioriranno. Senza troppi patemi.


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