di Walter Luzi
Se il posto non fosse abitualmente di quelli per piangere i morti, ci sarebbe da morire dal ridere sui vivi. In piena corsa al premio Oscar per la migliore opera (straniera) è infatti il cimitero di Poggio di Bretta. Un ampliamento necessario, vista l’esponenziale e costante crescita della popolazione della frazione registrata negli ultimi decenni, con i lavori che si sono a lungo protratti. Ma, diciamocelo, ne è valsa davvero la pena. La creatività, l’innovazione ed il comfort hanno infine trionfato.
Ecco i loculi, ben dodici, con annesso un wc comune. O meglio sarebbe dire: l’indispensabile wc, destinato alle vecchine incontinenti, inagibile a causa loculi incombenti e interferenti sulla stessa superfice. Un capolavoro di edilizia fantasy, uno straordinario esempio di cubatura polifunzionale integrata, destinato ad entrare nei manuali di istituti tecnici e Facoltà universitarie. Basta solo girare l’angolo infatti per poter godere, ma solo sulla carta, di entrambe le comodità. Dodici costosi posti per il caro estinto pronti per la vendita all’immancabile clientela sul lato est.
E, proprio lì dietro, sul lato sud, la porta, con tanto di obbligatorio maniglione antipanico all’interno, dei bagni, che sarebbero anche loro obbligatori. Nonchè provvidenziali, quando proprio ti scappa. Forse per un senso di tardivo pudore si è evitato almeno di affiggere il cartello all’ingresso. Sì, perchè alla fine della mirabolante opera, senza che alcuno, evidentemente, fosse stato assalito per tempo dal minimo dubbio, se da un lato sono stati “bruciati”, con quello che costano, dodici loculi, i servizi igienici, sull’altro lato, non sono mai entrati in funzione. La beffa dopo il danno.
Il “capolavoro” è rimasto esposto a lungo nel camposanto poggese, forse anche improvvidamente sfuggito alla maggioranza degli ignari visitatori. Fino a quando una vecchina, oggi, proprio non la teneva più, e la ricerca affannata di un wc da parte dei molti presenti non ha portato al rinvenimento della meraviglia, facendo tornare d’attualità il problema. Forse è tempo di porre in atto un, finalmente ragionevole, rimedio al prodotto della brillante e spregiudicata sinergia… multi-livelli. Prima, visto il luogo, di essere seppelliti tutti. Ma, stavolta, dal ridicolo.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati