Si è parlato di imprese e innovazione nell’evento che si tenuto alla Bottega del Terzo Settore, ad Ascoli, promosso da Fondazione Sviluppo per la Comunità-Ets e “C.Next Spa”, società che sviluppa innovation hub sul territorio italiano con l’obiettivo di definire un sistema nazionale dell’innovazione.
Il dibattito ha preso le mosse mettendo a tema dapprima le dinamiche in cui le comunità locali possono governare le transizioni in atto, traendone il massimo beneficio e, in seconda battuta, la capacità delle imprese di accogliere l’innovazione per affrontare a proprio vantaggio tali cambiamenti.
Un modello in un contesto ricco di innovazione e di contenuti come quello di un Innovation hub è reso efficace dal coinvolgimento di tutti gli attori economici locali: le imprese, le istituzioni, le università, il mondo dei capitali e le aziende incubate nel polo di innovazione. Il trasferimento tecnologico avviene, infatti, attraverso l’attivazione di team ad assetto variabile (composti da risorse interne all’Innovation Hub) ingaggiati in funzione delle competenze necessarie, di volta in volta, allo sviluppo digitale delle aziende che si propongono di fare il “grande salto” dell’innovazione di processo e di prodotto.
In tal senso gli interventi del sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, che ha ricordato l’importanza di iniziative come questa che rispondono esattamente alle esigenze del Pnrr per la rigenerazione urbana, sociale ed economica delle comunità, e del presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, che plaude al progetto che vedrà sicuramente ancora il sostegno camerale regionale analogamente a quanto accaduto per la nascita di ComoNext.
Nella seconda parte dell’incontro, attraverso tavoli tematici guidati da esperti e dedicati a due macro-trend tecnologici, “Intelligenza artificiale e Industria 5.0”, sono state indagate le dinamiche attraverso le quali le realtà economiche del territorio attivano i loro percorsi di sviluppo accedendo alle opportunità offerte dall’ecosistema territoriale condividendo la possibilità di un modello comune condiviso.
Angelo Davide Galeati, presidente di Fondazione Sviluppo per la Comunità-Ets: «Il Piceno ha grande bisogno di nuove competenze e questo modello di sviluppo può essere la chiave per far sì che le aziende siano motivate a restare e anzi a continuare ad investire qui piuttosto che altrove, trovando adeguato supporto ai propri progetti di innovazione. Questa può e deve diventare una leva importante per trattenere e attrarre i giovani, sia per la ricerca di percorsi lavorativi stimolanti, sia per avviare nuove imprese che potranno diventare a loro volta vivaio per le nostre zone industriali»
Stefano Soliano, amministratore delegato di C.Next: «Si è trattato di un incontro prezioso che si inserisce in un percorso avviato su iniziativa di Fondazione Sviluppo per la Comunità-Ets e con il supporto dell’intero sistema di stakeholder del territorio. Alla luce di quanto fatto fino qui, auspichiamo la possibilità che Ascoli Piceno possa essere uno dei poli di eccellenza del sistema nazionale dell’innovazione che C.Nex sta sviluppando. Il documento di assessment che stiamo realizzando, che presenteremo al territorio all’inizio del prossimo anno, sarà il prossimo passo importante di quel percorso».
Presenti in sala rappresentanti di Ance, Confindustria Ascoli, Cna Picena, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, Bim, Fondazione Ottavio Sgariglia Dal Monte, Ordine dei commercialisti, Ordine degli avvocati, Università Politecnica delle Marche, Fondazione Its Marche Academy.
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