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L’Ast stabilizza 24 lavoratori, ma è guerra con i sindacati per la proroga dei precari: 50 restano fuori

ASCOLI - La decisione della direzione è arrivata dopo l'incontro con Rsu e organizzazioni sindacali, che proclamano lo stato di agitazione: «Questa riduzione è inammissibile e se confermata, avrà conseguenze devastanti sui servizi sanitari con riflessi diretti sulla collettività picena»
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Precari in scadenza a fine anno, sono circa 200 ai quali sono stati rinnovati i contratti di volta in volta. Di questi, lunedì 11 dicembre, l’Ast ne stabilizzerà 24  («che hanno maturato il diritto contrattualmente e giuridicamente previsto», si legge nella nota aziendale) e ne prorogherà 150 circa, a tempo determinato.

«Sarà avviata inoltre – aggiunge la direzione dell’Azienda picena – nei prossimi giorni, la procedura per permettere l’immissione in ruolo di ulteriori aventi diritto».

 

Sono queste le risultanze dell’incontro con i sindacati, con al centro proprio lo scottante argomento che vede la “coperta” sempre uguale: “giusta” o comunque soggetta a limitazioni di bilancio per l’Ast, troppo corta per i sindacati che, in un comunicato unitario (e ci sono proprio tutti, stavolta) promette battaglia per il taglio di 50 lavoratori, proclamando lo stato di agitazione. 

 

LA DIREZIONE«Il diventare dipendenti dell’Ast a tempo indeterminato – precisa la direzione – può avvenire attraverso differenti procedure o istituti contrattualmente previsti: mobilità (trasferimento di un dipendente di altra azienda che vuole venire a lavorare in Ast Ascoli), stabilizzazione (personale già presente in azienda con contratto a tempo determinato che, sulla base di previsioni di legge, può vedere trasformato il contratto a tempo indeterminato senza soluzione di continuità nel rapporto di lavoro), riavvicinamento famigliare (personale dipendente di altra azienda che per riavvicinamento familiare ha potuto venire a lavorare in Ast Ascoli per un tempo limitato, autorizzato dall’azienda di cui è dipendente), reclutamento da nuovo concorso.

Essendo le modalità molteplici ed i posti disponibili comunque limitati, l’Azienda Sanitaria, pur avendo la potestà di decidere in totale autonomia, ha ritenuto corretto confrontarsi con le organizzazioni sindacali per definire insieme la migliore e più equa distribuzione degli istituti sopra citati, tenendo a riferimento una corretta gestione del personale, la valorizzazione delle professionalità già in campo e la tutela anche dei lavoratori che pur non essendo ancora dell’Azienda vorrebbero farne parte (mobilità in ingresso).

Tenuto conto della prossima scadenza dei contratti di lavoro, benché il confronto con le organizzazioni sindacali non abbia portato ad una modalità condivisa, l’Azienda assume in proprio la decisione di procedere già nella giornata di lunedì prossimo alla stabilizzazione di 24 lavoratori, che passeranno da contratto precario a contratto a tempo indeterminato e alla proroga del contratto di ulteriori 150 circa».

 

LA REAZIONE DEI SINDACATI (Rsu e Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica, Nursind, Nursign Up, Usb, Fials, Ugl)«La direzione Ast Ascoli ha comunicato, alla Rsu ed ai rappresentanti di tutte le organizzazioni sindacali, il taglio del personale a decorrere dal 1 gennaio 2024, attraverso la mancata proroga di circa 50 lavoratori di diverse professionalità in servizio a tempo determinato, nonostante che molti di essi abbiano già maturato i requisiti per essere stabilizzati secondo la vigente normativa Covid.

Tale scelta sarebbe stata determinata dalla mancata previsione dei relativi posti nella dotazione organica e dal conseguente mancato finanziamento da parte della Regione Marche.

Questa riduzione è inammissibile e se confermata, avrà conseguenze devastanti sui servizi sanitari con riflessi diretti sulla collettività picena, che ancora una volta si vedrebbe ulteriormente discriminata rispetto alle altre realtà territoriali delle Marche.

Appare semplicemente paradossale che, nonostante gli incredibili carichi di lavoro, le ferie non fruite fin dal 2022, i turni prolungati fino a 12 ore e gli ordini di servizio, si possa contemplare un taglio di personale.

Per le ragioni sopraesposte, queste rappresentanze proclamano lo stato di agitazione del personale dipendente dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli, con conseguenti iniziative sindacali che verranno programmate nei prossimi giorni».

 


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