Nei primi nove mesi del 2023 sono tessile, abbigliamento e calzature a puntellare la performance a segno meno delle esportazioni delle Marche.
Pesa, stavolta in negativo, il dato del farmaceutico, soprattutto sul Piceno.
Crescono le province di Macerata e Fermo.
A dirlo sono i dati raccolti dalla Camera Marche (sotto il dettaglio).
L’andamento tendenziale delle esportazioni del periodo gennaio-settembre 2023 articolato nelle province marchigiane vede proseguire l’andamento sfavorevole dell’area settentrionale: la provincia di Ancona fa segnare una flessione pari a -7,9%, mentre quella di Pesaro-Urbino è in decremento del -3,9%.
Il calo è tuttavia più marcato nella provincia di Ascoli (-16,4%), che ha contribuito in misura molto importante, ma sfavorevole, all’andamento regionale. Positivi sono invece gli andamenti delle province di Macerata (+4,5%) e Fermo (+8,6%).
«Non sorprende troppo un arresto dopo mesi di rimbalzo e rincorsa – è il commento del presidente di Camera Marche Gino Sabatini – e la variabile del comparto farmaceutico chimico sappiamo che può far spostare in modo sensibile l’ago della bilancia del nostro interscambio commerciale.
Più sorprendente per certi versi la capacità non solo di tenuta ma di evoluzione del settore tessile calzaturiero, che è stato capace di rinnovarsi nel rispetto della qualità della tradizione e di riorientarsi su nuovi mercati.
Come Camera Marche, al fianco della Regione, continueremo a sostenere e incoraggiare queste imprese. Molto bene anche la meccanica, altro comparto strategico a cui non a caso il nostro ente rivolge l’attenzione e l’azione di una azienda speciale dedicata, “Tecne”.
Parallelamente per la moda l’azienda speciale Linea continua il suo programma di accompagnamento e promozione».
Le esportazioni marchigiane, al terzo trimestre del 2023, si attestano con un dato in flessione se paragonato al quello dello stesso periodo dello scorso anno.
La variazione rispetto a gennaio-settembre 2022 è di -3,3% e scende a -9,2% incorporando le esportazioni degli articoli farmaceutici chimico medicinali botanici.
La variazione italiana si assesta a +1%. Se il farmaceutico traina in basso il nostro interscambio, a risollevarne le sorti pensa la performance del tessile-abbigliamento e accessori pelle che segna un +8% e determina la crescita dei territori del distretto calzaturiero e dello moda: in un quadro di calo tendenziale sono positivi infatti solo gli andamenti delle province di Macerata (+4,5%) e Fermo (+8,6%).
Continua la fase espansiva dal 2021 per il comparto degli apparecchi elettronici.
I mercati di riferimento rispecchiano il podio delle ultime rilevazioni che vede in testa la Cina seguita da Belgio, Francia, Germania e Stati Uniti.
I DATI – Esportazioni delle Marche gennaio-settembre 2023
Valore provvisorio: 15.457,4 milioni di euro
Variazione rispetto al gennaio-settembre: – 9,2%
Esportazioni al netto di articoli farmaceutici chimico medicinali botanici: 9.526 mln euro: -3,3%
Settori che hanno dato il maggior contributo a frenare il calo tendenziale:
1. Tessile, abbigliamento pelli e accessori: 1.917,9 mln euro +8,0%
2. Computer, apparecchi elettronici e ottici: 250,5 mln euro +10,4%
3. Prodotti alimentari, bevande e tabacco: 316,9 mln euro +3,7%
4. Prodotti delle altre attività manifatturiere: 675,4 mln euro +1,6%
Settori che hanno maggiormente contribuito al calo tendenziale:
1. Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici : 5.931,4 mln euro (-17,2% rispetto al gennaio-settembre 2022)
2. Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti : 1.294,2 mln euro -11,5%
3. Coke e prodotti petroliferi raffinati : 102,6 mln euro -55,4%
4. Macchinari e apparecchi nca : 1.725,5 mln euro -3,8%
5. Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi : 571,3 mln euro -10,1%
Dettaglio Singoli prodotti
Maggiori contributi positivi alla variazione tendenziale regionale:
1. Articoli di abbigliamento, escluso l’abbigliamento in pelliccia : 403,1 mln euro (+15,8% rispetto al valore del gennaio-settembre 2022)
2. Calzature: 1.086,7 mln euro +4,3%
3. Altre macchine di impiego generale: 541,8 mln euro +8,2%
4. Cuoio conciato e lavorato, articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria; pellicce preparate e tinte: 285,1 mln euro +16,3%
5. Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili: 408,4 mln euro +8,3%
Maggiori contributi negativi alla variazione tendenziale regionale:
1. Medicinali e preparati farmaceutici: 5.929,4 mln euro (-17,0% rispetto al valore del gennaio-settembre 2022)
2. Macchine per l’agricoltura e la silvicoltura : 315,0 mln -29,8%
3. Prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio : 102,6 mln euro – 55,4%
4. Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi, combustibili nucleari: 443,6 mln euro; – 15,9%
5. Apparecchi per uso domestico: 516,6 mln -9,7%
6. Altri prodotti in metallo: 213,6 mln -20,1%
Principali destinazioni di esportazioni manifatturiere (98,5% del totale export) delle Marche nel gennaio-settembre 2023
1. Cina 3.672,9 mln euro erano appena 316,9 mln euro nel gennaio-settembre 2022
2. Belgio 1.255,6 mln euro -59,8% rispetto al gennaio-settembre 2022
3. Germania 1.130,8 mln euro -41,8%
4. Francia 1.119,7 mln euro -10,1%
5. Stati Uniti 915,2 mln euro -52,4%
I valori della Cina e del Belgio sono costituiti in misura molto rilevante dai medicinali e preparati farmaceutici, rispettivamente 94% e 84%. La forte diminuzione delle esportazioni di medicinali e preparati farmaceutici ha comunque influito variazioni di numerosi tra i principali mercati, sia positivamente, sia negativamente.
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