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Natale 2023, Fratelli d’Italia sentenzia: «La Riviera non regge il confronto con le vicine realtà»

SAN BENEDETTO - Per Andrea Traini e Nicolò Bagalini, gli eventi organizzati e le luminarie allestite a San Benedetto non varrebbero la spesa di 250.000 euro decisa dal vertice di Viale De Gasperi per accendere le festività
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Andrea Traini e Nicolò Bagalini

 

di Giuseppe Di Marco

 

Per Fratelli d’Italia il Natale organizzato dall’Amministrazione comunale si prospetta sottotono: eventiluminarie, per i meloniani della Riviera, non reggerebbero il confronto con quanto organizzato dai Comuni vicini.

 

A muovere l’attacco nei confronti del vertice di Viale De Gasperi sono Andrea TrainiNicolò Bagalini: «La spesa – dichiarano i consiglieri – che i contribuenti sambenedettesi dovranno sostenere per l’allestimento del Natale 2023 stride con l’offerta proposta dall’attuale Amministrazione a guida Spazzafumo. Città come Ascoli e Teramo, per fare un confronto con Comuni vicini che hanno un numero di abitanti simile al nostro, hanno decisamente mostrato una maggiore capacità organizzativa. In effetti Ascoli brilla di mille luci e saluta la fine dell’anno calando un poker d’assi con il famigerato pianista, compositore Dardust, Saturnino, La Rua e The Holograms. Teramo organizza eventi con ospiti del calibro di Elodie, Max Gazzè, Daniele Silvestri e Dj Asco. A San Benedetto, invece, molte zone della città resteranno al buio nel periodo natalizio e con un cartellone che non regge il confronto con quello ascolano e teramano ricco di “big” a Capodanno».

 

Riflettori puntati anche su alberi, stelle e addobbi vari: «La scarsità di luminarie per le vie cittadine rischia di compromettere quell’atmosfera natalizia che ha sempre caratterizzato il periodo delle festività di questi mesi dell’anno, a confronto la vicina Cupra sembra Las Vegas. Ci sembrano sacrosante le proteste di quei residenti che da cinquant’anni assistevano alla rituale accensione delle luminarie in Viale De Gasperi, oggi invece non pervenute non solo lungo questo viale ma praticamente ovunque».

 

Concludono i meloniani: «E’ ingiustificabile che a fronte di una spesa di 250.000 euro circa si debbano riscontrare tante lacune. Si fosse deciso di adottare misure di contenimento dei costi per destinare quelle risorse a voci di spesa dedicate a politiche di sostegno alle famiglie in difficoltà, l’avremmo pure appoggiata come scelta, ma assistere a tanta desolazione a fronte di cifre esorbitanti che non hanno precedenti è oggettivamente sconfortante. Per non parlare di Porto d’Ascoli che è stata trattata come fosse una periferia sconosciuta e totalmente dimenticata nella programmazione natalizia, manco ci fosse il Grinch all’interno dell’Amministrazione».


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