Estra S.p.A., multiutility del settore energia che da anni è impegnata a sostenere la pratica sportiva, anche quest’anno ha indetto la call to action “L’energia delle buone pratiche”. Si tratta di un riconoscimento economico dedicato alle associazioni che quotidianamente si impegnano per valorizzare la funzione educativa dello sport e che gode del patrocinio del Coni nazionale e del Cip nazionale. Nelle regioni Abruzzo, Marche, Molise, Toscana e Umbria, che da sempre vedono una forte connessione tra Estra e il territorio, l’azienda ha deciso di premiare e supportare quelle realtà che, attraverso il proprio operato, sottolineano il ruolo dello sport come strumento di responsabilità sociale e di inclusione attraverso cui attuare azioni concrete a sostegno del territorio e della vita di comunità.
Nelle Marche hanno vinto le società Csi di Ascoli e Il Tempio di Bellona Asd di Fermo.
Hanno partecipato 158 società, 27 in più rispetto alla passata edizione, un ottimo risultato per un’iniziativa giovane che continua a crescere: 19 dall’Abruzzo, 32 dalle Marche, 8 dal Molise, 74 dalla Toscana, 25 dall’Umbria.
«E’ con vero orgoglio che oggi accogliamo i risultati della terza edizione della call to action “Estra per lo Sport – L’Energia delle buone pratiche” – dice il presidente di Estra Francesco Macrì – un premio particolarmente sentito per Estra da sempre sostenitrice dei valori dello sport, in questo caso di una pratica sportiva capace di coniugare elementi distintivi importanti quali responsabilità sociale e inclusione. Un riconoscimento che si traduce in un sostegno economico in favore di quelle realtà associative dei nostri territori che hanno saputo raccogliere questi bisogni indirizzandoli verso attività sportive senza barriere. Un modo concreto per dare risposte trasferendo valori».
Lo scorso 7 dicembre si è riunita la giuria composta da Saura Saccenti e Giovanna Poma (Estra SpA), Gianfranco Coppola (presidente Ussi), Enzo Imbastaro (presidente Coni Abruzzo), Fabio Luna (presidente Coni Marche), Vincenzo D’Angelo (presidente Coni Molise), Simone Cardullo (presidente Coni Toscana), Domenico Ignozza (presidente Coni Umbria), Michele Maffei (olimpionico ex presidente Amova), Alessandro Palazzotti (vice presidente vicario Special Olympics Italia), il generale Vincenzo Parrinello. Il bando di questa edizione prevedeva il contributo di 4.000 euro per ogni premiato e la possibilità di assegnare due o più riconoscimenti alle regioni che avessero ricevuto più di trenta candidature: per questo motivo sono stati scelti due vincitori per le Marche e tre vincitori in Toscana.
«Ringraziamo Estra per l’assegnazione del premio perché – le parole di Antonio Benigni, presidente Csi Ascoli – proprio grazie a questo contributo possiamo implementare le attività già presenti all’interno dei nostri progetti, questo riconoscimento ci inorgoglisce e ci motiva poiché riconferma il valore sociale dello sport e gratifica il servizio di tutte quelle persone che nei loro ambiti, dedicano se stessi con professionalità e passione in contesti sociali in cui lo sport diventa uno strumento per abbattere le barriere e avvicinare le persone come nel carcere, nella scuola e nei territori devastati dal sisma».
Soddisfatta la presidente de “Il Tempio di Bellona” Francesca Pieragostini: «A nome dell’Associazione Il Tempio di Bellona asd desidero ringraziare sentitamente Estra per lo Sport per questa bellissima opportunità e per averci dato occasione di far conoscere Yoseidò , un progetto nato con l’obiettivo di promuovere, attraverso lo sport, la lotta al bullismo ed il contrasto alle discriminazioni, e di diffondere i valori educativi del rispetto e delle pari opportunità».
«L’importante partecipazione da parte delle nostre società sportive – il commento di Fabio Luna, presidente Coni Marche – a questa lodevole iniziativa dimostra quanto grande sia la coscienza sociale delle associazioni sportive marchigiane. Voglio quindi complimentarmi non solo con le due vincitrici, ma con tutte le società che hanno aderito, a dimostrazione dell’importanza e dell’aiuto concreto che lo sport può dare all’inclusione sociale».
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