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Restyling dell’ex sede comunale e Villa Rambelli, avviata la progettazione

SAN BENEDETTO - Le due strutture di proprietà comunale verranno riqualificate con interventi che valgono 8,2 milioni, provenienti dal fondo per la rigenerazione urbana
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L’ex sede comunale di Piazza Cesare Battisti e Villa Cerboni Rambelli

 

di Giuseppe Di Marco

 

E’ stata finalmente avviata, la progettazione del restyling previsto per due dei più importanti beni immobiliari di proprietà del Comune: l’ex sede municipale di Piazza Cesare BattistiVilla Cerboni Rambelli.

 

Nello specifico, gli elaborati includeranno l’adeguamento sismico dell’ex palazzo comunale e il consolidamento, nonché restauro conservativo con destinazione museale della pregiata tenuta che dà sulla Strada Statale 16. Nello specifico, l’intervento al primo edificio richiederà un investimento di 4,7 milioni, di cui 470.000 da spendere nel 2023, 2.115.000 nel 2024 e altrettanti nel 2025. Il secondo immobile invece assorbirà 3,5 milioni, di cui 350.000 nel 2023, 1.575.000 nel 2024 e altrettanti nel 2025. I cantieri, di conseguenza, andranno avanti per almeno tre anni.

 

L’inizio della realizzazione dell’ex municipio si fa risalire al 1812: data la posizione, di fronte alla Cattedrale della Marina e adiacente al Corso Principale (l’attuale Statale 16) divenne fulcro del nuovo borgo marinaro. Venne trasformato in sede del Comune nel 1862 e acquisito dall’ente verso la fine del XIX secolo. Sempre alla fine dell’800 risale l’edificazione della villa, da parte del dottor Angelo Cerboni Baiardi. Successivamente divenne dimora per Anna Sestili e il dottor Pier Paolo Rambelli. Costituita da un corpo centrale a pianta quadrata e tre piani, nonché da due volumi laterali a pianta rettangolare e due piani, la tenuta è dotata di un caratteristico parco di circa 12.000 metri quadri. Dal 2001, la villa fa parte, per lascito testamentario, del Comune.

 

Sin dal precedente mandato amministrativo si era pensato di trasformare l’ex municipio nella nuova sede dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’intercettazione di fondi nazionali però ha fatto cambiare rotta all’ente, che potrà procedere all’adeguamento sismico senza modificare la destinazione degli storici locali.

 

Per quanto riguarda la villa, il vecchio progetto prevedeva la ricostruzione del parco dal punto di vista botanico, il restauro della dépendance al confine fra l’ospedale e la Statale 16, la realizzazione di un piccolo auditorium al posto del deposito dei giardinieri, e la sistemazione della biblioteca nel retro.


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