di Giuseppe Di Marco
La prossima udienza al Tar Marche per il ricorso sulla variante Areamare avrà luogo il 7 febbraio. Il tribunale amministrativo ha deciso di concedere un rinvio di qualche settimana per dirimere una delle questioni più scottanti emerse nel recente dibattito cittadino.
Il Tar, in particolare, dovrà dire una volta per tutte se la proposta di variante contenga un interesse pubblico, un beneficio per la collettività, oppure no. Sulla questione in realtà si è già espressa la giunta comunale, che ha affermato l’insussistenza di alcun interesse per la comunità rivierasca. E la giunta, come ribadito dal Consiglio di Stato, detiene massima discrezionalità nel prendere decisioni su questo fronte.
Il problema, però, è che la proposta di variante è arrivata ad un punto dell’iter piuttosto avanzato: il privato infatti ha steso un progetto esecutivo ed ha incassato il parere dell’Agenzia delle Entrate. L’istanza, va ricordato, veniva protocollata nel 2017: elementi, questi, che il Tar prenderà in considerazione prima di emettere sentenza. D’altro canto la società, difesa dall’avvocato Massimo Ortenzi intende dimostrare che l’approvazione della variante apporterebbe benefici all’ente, proprio perché aumenterebbe il valore dell’area compresa fra Via Mare e Via Scarlatti. E’ in ragione di ciò, infatti, che Areamare dovrebbe versare un contributo straordinario di 4,5 milioni al Comune.
Insomma, manca poco meno di un mese alla risoluzione della diatriba. In via collaterale, comunque, se anche il Tar dovesse dare ragione all’ente, è possibile che in tribunale si discuta di un eventuale indennizzo alla società, che ha speso circa 700.000 euro per progettare l’elaborato finale della variante.
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