New York: la Grande Mela, la città che non dorme mai, la città dei sogni… Chi non ha mai immaginato di visitarla almeno una volta nella vita? Il sogno diventa realtà per 51 studenti del Liceo “Stabili-Trebbiani” di Ascoli che nella mattinata di ieri hanno partecipato al secondo di una serie di incontri formativi in preparazione al MUNER-NY, che li porterà negli Stati Uniti dal 20 al 28 febbraio.
Il MUNER – acronimo di Model of United Nations Experience Run – è un progetto di United Network, un’organizzazione europea che crea percorsi innovativi di alta formazione volti a promuovere il talento e la crescita personale dei giovani studenti attraverso esperienze internazionali.
Il percorso prevede, dopo un’adeguata preparazione a scuola con esperti dell’associazione, il soggiorno di una settimana a New York in cui l’esperienza culminante sarà la simulazione di una seduta dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel Palazzo di Vetro dell’ONU: più di 4.000 ragazzi provenienti da tutto il mondo faranno le veci di rappresentanti di singoli Stati dell’assemblea e discuteranno tra di loro su un tema stabilito.
Inoltre potranno conoscere i diplomatici delle Rappresentanze permanenti (Mission Briefing) che operano a New York, e visiteranno le bellezze della città, accompagnati da alcuni studenti della famosa Harvard University. Tutto ciò permetterà loro di sviluppare competenze fondamentali quali parlare in pubblico, argomentare le proprie idee, relazionarsi con gli altri, migliorare le abilità in lingua inglese, arricchire il proprio bagaglio culturale, scoprire gli aspetti della vita quotidiana negli States.
Al progetto il Liceo “Stabili-Trebbiani” aderisce fin dallo scorso anno, riscontrando un’ampia adesione nei suoi tre indirizzi. Per ascoltare direttamente le voci di chi vi ha già partecipato e di chi sta per partire, riportiamo di seguito le impressioni e le aspettative di alcuni alunni del Liceo ascolano.
«L’esperienza del Muner – afferma una studentessa della classe 5^C del Liceo Classico – è stata per me formativa e a tutto tondo da diversi punti di vista. Innanzitutto ho condiviso camera, pasti e conversazioni con molte coetanee con cui non avevo confidenza, ho legato anche con altri ragazzi del mio gruppo che non conoscevo affatto e forse la parte più importante è stata conoscere persone straniere provenienti da tutto il mondo, parlare inglese con loro, quindi sviluppare meglio la lingua e principalmente cercare di comparare culture diverse.
Nella settimana passata a New York c’è stato tempo per dedicarci alla simulazione delle Nazioni Unite che mi ha permesso di addentrarmi in un’ottica impegnativa e di un certo livello, ma c’è stato anche tempo per esplorare la città e visitare i suoi punti più famosi, di cui si parla tanto. È stato bello per me camminare per le strade – prosegue – e notare una cultura e una mentalità totalmente diverse da quelle italiane, vedere persone che non si sentono fuori posto o stravaganti, assistere a piccole performance di artisti di strada e dialogare in inglese con le persone senza che ti guardassero male per la tua pronuncia, persone che sono state gentilissime in qualsiasi situazione. In questa città – aggiunge – per strada mi sono sentita libera, come se prendessi una boccata d’aria nuova circondata da video pubblicitari, palazzi altissimi, cose spettacolari, mi sono sentita nuova, adeguata ad una parte del mondo che prima non mi apparteneva».
«Il mio viaggio a New York – racconta un alunno della classe 5^A del Liceo Economico-Sociale – è stato davvero straordinario. Oltre a contribuire in modo significativo al progetto, questa esperienza ha agito come uno stimolo di apprendimento personale. Ho imparato molte cose nuove, sia professionalmente che personalmente. La vivace atmosfera di New York ha accresciuto la mia voglia di esplorare il mondo e mi ha regalato insegnamenti preziosi. Di giorno in giorno notavo una crescita esponenziale nella mia persona. Inoltre, la diversità e l’energia della città mi hanno ispirato in modi che vanno al di là delle aspettative del progetto. Questa esperienza rimarrà indelebile nella mia mente come un capitolo fondamentale nella mia maturazione personale».
Due studentesse della classe 4^E del Liceo Linguistico ci dicono: «Quest’anno avremo l’opportunità di partecipare al progetto MUNER che ci consentirà di passare una settimana a New York assieme ad altri ragazzi della nostra scuola. Nel corso di questa settimana, svolgeremo delle simulazioni di congresso presso la sede dell’ONU. Proprio per questa opportunità unica, abbiamo deciso di partecipare a questo progetto, che speriamo ci aiuti a migliorare le nostre capacità comunicative in lingua inglese e di metterci alla prova. Durante l’esperienza avremmo anche la possibilità di conoscere ragazzi da tutto il mondo, e di discutere su argomenti di attualità.
Visiteremo poi New York con tutte le sue attrazioni. Abbiamo sempre desiderato vedere questa città – concludono – quindi siamo molto emozionate, e non vediamo l’ora di partire per vivere delle giornate memorabili. Questa per noi è una grande occasione di crescita e di confronto oltre che una bellissima esperienza nella straordinaria città di New York».
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