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Piscina esterna, l’ira di Barlocci: «Perché il Comune non ha chiesto lumi sui fondi persi?»

SAN BENEDETTO - La consigliera di minoranza torna all'attacco dell'Amministrazione comunale: «Abbiamo fallito per tre volte, ma non mi risulta che sia stato domandato alcunché al Ministero dello Sport. Lo trovo inaccettabile»
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La vasca scoperta della piscina comunale “Gregori”; in alto a sinistra, Luciana Barlocci

 

di Giuseppe Di Marco

 

Piscina comunale, la minoranza non molla. A poche settimane dall’ennesima bocciatura da parte del Ministero dello Sport, è Luciana Barlocci ad attaccare l’Amministrazione comunale, che non ha approfondito l’esito dell’ultima edizione del bando Pnrr “Sport e periferie”.

 

«Perché il Comune non ha scritto al Ministero dello Sport dopo l’ennesimo finanziamento perso per la vasca esterna? – dice Barlocci – Se fossi stata nel vertice comunale avrei cercato immediatamente spiegazioni sul perché, per la terza volta, non siamo riusciti ad ottenere risorse per la riqualificazione della piscina esterna. La prima volta è accaduto durante l’Amministrazione Piunti, poi a quella guidata da Spazzafumo, che nel gennaio 2023 ha ricevuto la bocciatura del Coni. Il comitato olimpico ha chiesto dei correttivi e l’amministrazione ha affidato ad un tecnico esterno l’incarico di redigere un nuovo progetto che tenesse conto di quelle indicazioni».

 

Il Coni, infatti, asseriva che la piscina “Gregori” non soddisfaceva i criteri di funzionalità sportiva e di sicurezza. Nel documento si sottolineava come nel polo sportivo non fossero state incluse due unità spogliatoio riservate agli istruttori e ai giudici, e come alcuni percorsi negli spogliatoi non fossero stati adeguatamente differenziati. Nel diniego veniva inoltre rilevato come i presidi di bonifica fossero stati posizionati prima dell’accesso al vano scala. Infine, il parere parlava di servizi igienici privi di antibagno, di ubicazione non agevole del locale di primo soccorso, di un numero inferiore di rampe di uscita nella vasca baby. Per quel che riguardava le sezioni del progetto presentato, si notava come questo non fosse definitivo e non risultava chiaro, al Coni, quali fossero le attività sportive previste per la vasca esterna.

 

«Nonostante i correttivi non siamo rientrati in graduatoria – conclude Barlocci – ma mi risulta che il Comune non abbia cercato delucidazioni al ministero competente. Francamente lo trovo inaccettabile: mi sembra una forma di estremo disinteresse nei confronti di una vicenda che attende di essere risolta da oltre 10 anni. Qui si va allo sbaraglio. L’Amministrazione ammetta che non sa che pesci prendere».


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