Dopo la proroga al 31 dicembre 2024 disposta dal Comune di San Benedetto, anche sul fronte nazionale arrivano buone notizie per il futuro delle concessioni balneari, un tema che da mesi vede la Cna di Ascoli costantemente in prima linea per la tutela delle piccole imprese locali.
In questo senso, l’associazione manifesta soddisfazione per la risposta del Governo alle osservazioni formulate dalla Commissione europea con il parere motivato sul tema delle concessioni balneari italiane.
In fondo, come sottolineato a più riprese dalla Cna di Ascoli nel corso degli ultimi mesi, dalla mappatura delle spiagge condotta dal Governo per fare chiarezza sul tema Bolkestein emerge chiaramente che le aree occupate dalle concessioni demaniali corrispondano attualmente al 33% della costa. Il restante 67% ancora a disposizione conferma dunque l’ampia disponibilità della risorsa costiera, che per la Cna dovrà ora essere definita in base a dei criteri che mettano in evidenza il notevole margine per ulteriori iniziative imprenditoriali.
In questo modo sarà possibile procedere all’adozione di provvedimenti normativi di riordino del settore, fondamentali per dare certezze sul futuro a un comparto costituito da 30.000 imprese e per chiudere una vertenza aperta da ormai troppo tempo con l’Europa.
«I dati confermano in maniera inequivocabile che per valorizzare la risorsa costiera non è necessario mettere in discussione la stabilità di piccole aziende a gestione familiare che da decenni, con i loro investimenti, costituiscono un valore aggiunto per il territorio – afferma Irene Cicchiello, responsabile Cna Nautica Ascoli – ci auguriamo che il grande lavoro di squadra sul piano ministeriale e associativo venga condiviso anche in ambito europeo, in modo da consentire alle realtà storiche del settore, eventualmente affiancate da nuove aziende, possano continuare a rappresentare un modello turistico virtuoso».
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