di Giuseppe Di Marco
Una visione univoca sulla sanità e maggiore attenzione alle esigenze di chi lavora in ospedale. E’ quanto chiede Forza Italia per risolvere le problematiche della Riviera, emerse negli ultimi giorni nell’ambito della riorganizzazione della Medicina d’Urgenza. Gli azzurri affrontano il discorso a trecentosessanta gradi, toccando anche il delicato tasto del nuovo ospedale. A prendere parola sono stati, nella mattina del 25 gennaio, Pasqualino Piunti, Valerio Pignotti, Mariadele Girolami, Leonardo Capograssi e Francesco Capriotti.
«Occorre produrre un report che renda conto delle criticità di tutto il territorio – ha detto l’ex sindaco – Un’iniziativa da promuovere prima con i sindaci dell’Ambito 21, poi con l’Ambito 22. Dopodiché si dovrà condividere un documento con gli addetti ai lavori, e infine presentarlo in regione. Abbiamo una grande opportunità per le mani, e dobbiamo sfruttarla ripartendo dalla mozione del 2019, evitando campanilismi che non servono a nessuno. Vogliamo un ospedale fornito di reparti, servizi e personale adeguati. Ci mettiamo a disposizione di quest’amministrazione, che però non è riuscita a produrre un documento unitario sulla sanità».
Continua Piunti: «A parte il nuovo ospedale, comunque, dobbiamo pensare all’attualità. Va bene la riorganizzazione dell’emergenza-urgenza, non abbiamo intenzione di giudicare la dottoressa Natalini, ma vorremmo che questo territorio possa avere un’unica visione e questo sarà possibile solo se si affronta insieme un percorso di condivisione. Quando ero sindaco, ad esempio, chiesi che i primari riferissero in audizione. Ci sono criticità da discutere, abbiamo grandi professionisti ma devono essere messi nelle condizioni di lavorare bene».
A mostrarsi critico è stato anche Pignotti: «Siamo fiduciosi nel lavoro del direttore Natalini – ha aggiunto il segretario provinciale – ma al tempo stesso vogliamo dare voce a chi tiene in piedi l’ospedale, quotidianamente. L’emergenza deve essere un’eccellenza di San Benedetto, e questo significa che il Pronto soccorso deve essere rafforzato. Non possiamo più rimanere a guardare e non è giusto dire che va tutto bene: per i lavori al Pronto soccorso sarebbe stato meglio raccordarsi con chi ci lavora. Il Madonna del Soccorso va valorizzato, e per questo è necessario ascoltare di più gli operatori della sanità».
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