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“Giorno della Memoria”, eventi e iniziative per non dimenticare

ASCOLI - Anche quest’anno l’Arengo e “Il portico di Padre Brown” promuovono un ciclo di incontri per commemorare le vittime dell’Olocausto, con grande attenzione riservata alle nuove generazioni. Alle 15 di sabato 27 gennaio il momento più toccante, rappresentato dalla tradizionale preghiera congiunta al cimitero
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di Federico Ameli

 

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la ricorrenza del 27 gennaio, data in cui tutto il mondo celebra il Giorno della Memoria.

La preghiera congiunta al cimitero nel 2019

 

In vista del 79esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, città e borghi del Piceno, come in tutta Italia, hanno messo in campo eventi e celebrazioni di carattere culturale per commemorare le vittime dell’Olocausto, tramandando alle nuove generazioni il ricordo doloroso ma indispensabile di un passato neanche troppo remoto.

 

Sulla scia di una tradizione ormai consolidata e coltivata con dedizione anno dopo anno, anche in questo 2024 il Comune di Ascoli e l’associazione “Il Portico di Padre Brown” hanno messo a punto un programma ricco di manifestazioni culturali e iniziative volte a coinvolgere la cittadinanza e in particolare i più giovani in un percorso di riflessione e condivisione.

 

26 GENNAIO – Dopo il tradizionale “tè yiddish” servito nella serata di ieri, giovedì 25 gennaio, tra musica, parabole e storielle tipiche della tradizione ebraica, il calendario degli appuntamenti della Memoria entra nel vivo già a partire da oggi, venerdì 26 gennaio.

Le letture dei ragazzi

 

Particolarmente toccanti le letture affidate, come di consueto, a studenti delle scuole medie e superiori, docenti, cittadini e rappresentanti delle istituzioni, che nella mattinata si sono dati appuntamento nella Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani per ragionare insieme su “L’uomo più felice del mondo” di Eddie Jaku.

 

Nel pomeriggio, sempre in Sala dei Savi, le associazioni Apply e Mecenate hanno proposto il loro personale “Omaggio ai sommersi e ai salvati”, mentre alle 21 il Pio Istituto Sacro Cuore di viale Vellei ospiterà la proiezione de “Il labirinto del silenzio” di Giulio Ricciarelli.

 

27 GENNAIO – Domani, Giorno della Memoria, le autorità si ritroveranno alle 10 in Sala della Ragione a Palazzo dei Capitani per riaffermare l’importanza del ricordo, lasciando poi spazio alle testimonianze di Manrico e Stefano Farina, nipoti di Giuseppe ed Elvira Brutti, proclamati “Giusti tra le Nazioni” per aver messo in salvo una famiglia di ebrei in fuga.

Il vice sindaco Gianni Silvestri, Pina Traini e i rappresentanti de “Il Portico di Padre Brown”

 

Alle 15, come da tradizione, la comunità ascolana è chiamata a prendere parte alla preghiera congiunta ebraico-cattolica all’interno della sezione ebraica del cimitero di Ascoli, per poi spostarsi nello stabilimento Elantas Europe (zona industriale Campolungo, 35) alle 17 per un maggio a Primo Levi. A chiudere il cerchio sarà la degustazione su prenotazione (ai numeri 368.3946172, 329.6124097 o 320.8007283) dal titolo “Mangiare alla giudia”, in programma alle 20 nel refettorio del convento dei Cappuccini di San Serafino.

 

GLI ULTIMI APPUNTAMENTI – Archiviato il fine settimana, lunedì 29 gennaio il Liceo artistico Licini ospiterà Paolo Coen, professore ordinario di Museologia dell’Università di Teramo, che condividerà con gli studenti un suo intervento dal titolo “Ricordare la Shoah con i metodi del Dams. Un’esercitazione di arte, letteratura e museologia”. Ragazzi delle scuole protagonisti anche dell’appuntamento conclusivo, in programma alle ore 10 di martedì 30 gennaio al Cinema Odeon, dove per l’occasione verrà proiettato il film “One Life” (2023) di James Hawes.

Sergio Loggi

 

IL COMMENTO – «Primo Levi definì l’Olocausto “una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria” – ricorda il presidente della Provincia Sergio Loggi Il pensiero di questo grande scrittore, testimone lucido e incisivo dell’orrore dello sterminio, ben sintetizza il significato di una giornata che costituisce un monito per le coscienze di ognuno. Ricordare rappresenta un impegno civico e morale contro ogni forma di odio e sopraffazione.

 

In un momento storico in cui divampano conflitti sanguinosi e tensioni internazionali è più che mai doveroso riaffermare i valori della democrazia, della centralità della persona, della solidarietà e della dignità umana, alimentando sempre la luce della speranza».

 

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