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Salvataggio in mare, per la bassa stagione meno torrette e personale ridotto?

SAN BENEDETTO - Il possibile accordo, fra balneari e Capitaneria di Porto, prevedrebbe il mantenimento del servizio durante tutta la stagione, ma rimodulato a seconda del periodo
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L’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli

 

di Giuseppe Di Marco

 

Torrette maggiormente distanziate e, quindi, minore impiego di personale: è questa l’ipotesi che, secondo l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli, potrebbe fare da base all’accordo fra balneari e Capitaneria di Porto in merito al servizio di salvataggio in mare nei periodi di minore afflusso turistico.

 

«Nel momento in cui si mantiene la stagione balneare penso sia giusto mantenere anche il servizio di salvataggio – ha dichiarato a margine l’assessore all’urbanistica Bruno GabrielliQuindi propongo che venga garantito il servizio, però modulandolo a valle di un ragionamento fatto con la Capitaneria di porto. Ritengo si possa trovare un equilibrio in grado di lasciare tutti soddisfatti, dall’Autorità, ai balneari, ai visitatori. È in tal senso, peraltro, che ho deciso di chiedere un chiarimento alla Capitaneria e alla Regione, finalizzato ad evitare qualsiasi fraintendimento».

 

Quale fraintendimento? Quello sulle competenze. Nel corso dell’incontro, infatti, l’avvocato Domenico Ricci ha chiarito che solo il regolamento regionale del 2004 può normare le tempistiche del servizio, mentre le modalità sarebbero appannaggio dell’Autorità Portuale.

 

«Bisogna partire da un concetto – ha aggiunto Gabrielli – siamo la prima città turistica delle Marche, quindi dobbiamo garantire qualità ai bagnanti. In fin dei conti è tutto nel nostro interesse, e penso che i concessionari siano d’accordo su questo. A maggio e settembre ci troviamo ancora in stagione, ma l’afflusso è molto ridotto rispetto ai mesi di pienone. Dunque, per fare un esempio, in questi mesi si potrebbero piazzare torrette ogni 500 metri, mentre a giugno, luglio e agosto ogni 250 metri: in tal modo, in bassa stagione verrebbe impiegato meno personale, ma il servizio verrebbe ugualmente garantito».

 

Uno scopo condiviso c’è: quello di evitare che situazioni come quella dell’anno scorso si ripetano anche nel 2024.


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