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Mostra su Van Orton, la minoranza: «In media 5,5 visitatori al giorno, qual è il beneficio pubblico?»

SAN BENEDETTO - Per Luciana Barlocci, Giorgio De Vecchis e Annalisa Marchegiani l'approvazione dell'iniziativa dimostrerebbe che l'Amministrazione non detiene capacità di leadership
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Annalisa Marchegiani, Luciana Barlocci e Giorgio De Vecchis

 

di Giuseppe Di Marco

 

«Nel corso di quasi sei mesi, in Palazzina Azzurra, per la mostra si è registrata una media di 5,5 visitatori al giorno. L’incasso è stato pari a poco più di 4.000 euro, la spesa di oltre 36.000. Quale beneficio pubblico ha ravvisato la giunta in questa iniziativa?» E’ sulla Mostra “Van Orton: The Game”, che si concentrano le attenzioni della minoranza sambenedettese, decisa a criticare la scelta, presa dall’esecutivo rivierasco, di ospitare l’esposizione in Palazzina dalla scorsa estate a gennaio.

 

L’istanza relativa alla mostra, spiegano Luciana BarlocciGiorgio De VecchisAnnalisa Marchegiani, veniva approvata lo scorso aprile dalla giunta, e con essa un contributo di 25.000 euro, nonché un compenso massimo di 15.000 euro alla cooperativa di servizi, poi riparametrato in base all’incasso. Ovvero, scrivono i consiglieri di minoranza, 11.394,60 euro. Il prezzo del biglietto è stato fissato a 6 euro, 4 il ridotto e 10 quello comprensivo di visita al Museo del Mare.

 

«La mostra – scrivono i consiglieri del misto – della durata di 176 giorni, ha venduto complessivamente 668 biglietti fra singoli, cumulativi e partecipazione a laboratori o eventi. Sono stati 300, invece, i biglietti gratuiti riservati ai residenti per un giorno a settimana. L’incasso totale della mostra è stato di 4.006 euro, di cui il 10%, ossia 400,60, vanno introitati dal Comune secondo Regolamento Comunale sull’uso della Palazzina, mentre il restante 90%, e cioè 3.605,40 vanno a beneficio delle cooperative di servizi».

 

Barlocci, De Vecchis e Marchegiani, quindi, muovono l’attacco nei confronti del vertice comunale: «La Palazzina Azzurra è uno dei pochissimi luoghi pubblici dove da 25 anni si svolgono a carattere non permanente iniziative culturali, esposizioni collettive e presentazioni letterarie. Viene da chiedersi il perché l’Amministrazione Spazzafumo abbia deciso, per la prima volta nella storia di questa città, di concedere uno spazio culturale così vitale e nevralgico, per un periodo così lungo».

 

Continua l’opposizione: «E viene altresì da chiedersi come mai l’abbia concesso, nonostante il parere negativo della Commissione Arti Visive in ordine sia alla durata dell’esposizione che al pagamento del biglietto. Viene da chiedersi ulteriormente quale beneficio pubblico abbia mai ravvisato la giunta quando ha ratificato la citata delibera». Quindi, i consiglieri chiedono se usare la Palazzina per sei mesi, spendendo oltre 36.000 euro per arrivare a questi risultati, rappresenti un beneficio pubblico.

 

Nell’atto, inoltre, si ritiene “opportuno che i due percorsi espositivi di San Benedetto del Tronto e di Ascoli Piceno abbiano la stessa valenza e durata” e si dà atto che “l’ingresso nella sede espositiva ascolana è già da tempo previsto a pagamento”. Per i consiglieri, quindi, non appare normale che l’Amministrazione «abbia deciso per l’ennesima volta di accettare supinamente le scelte del Comune di Ascoli Piceno circa tempistica e pagamento. Un chiaro segno di debolezza e sudditanza da parte di un sindaco che non mostra di possedere alcuna capacità di leadership e di governo».

 

Il bilancio della mostra, invece, è stato accolto con soddisfazione da Viale De Gasperi, che ne ha rimarcato la forte risonanza a livello mediatico, con servizi su Rai Radio1 e approfondimenti su Studio Aperto, Class TV Moda e Sky Arte.


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