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Il “mondo nuovo” dell’Intelligenza Artificiale, tra rischi, fascino e riflessioni: bene il primo evento di Nos

SAN BENEDETTO - Buona partecipazione e relazioni molto interessanti su un tema che sta ottenendo grande attenzione e sta cambiando le nostre vite. In preparazione altri appuntamenti, l'organizzatore Primavera: «Cerchiamo di capire cosa sta accadendo»
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Daniele Primavera con i relatori durante l’incontro sull’Intelligenza Artificiale

 

di Pier Paolo Flammini

 

Cosa è, poi, questa Intelligenza Artificiale (anche I.A., o, in inglese, A.I.) di cui si fa un gran parlare? Cambierà, e ci ha già cambiato, il modo di vivere? E’ una occasione o un rischio? Farà perdere posti di lavoro?

 

Queste, e altre, sono state alcune delle domande a cui si è tentato di rispondere nell’incontro organizzato sabato 17 febbraio dalla lista civica Nos (Nuovi Orizzonti Sambenedettesi) e che ha visto riempita la sala di via Cavour 3 e ha trovato nei tre relatori invitati: Antonio Prado, esperto di internet e governance e consigliere e fondatore dell’associazione “Open Access Italia”, Cinzia Maiolini, della Filctem Cigl nazionale, e Roberto Mancini, docente di Filosofia Teoretica all’Università di Macerata.

 

Antonio Prado ha illustrato inizialmente cosa rappresenta l’Intelligenza Artificiale, la velocità della sua evoluzione e quindi ha organizzato una sorta di dimostrazione coinvolgendo il pubblico attraverso la creazione di immagini, musiche all’istante, con una breve richiesta alle pagine dedicate. Ma forse uno dei punti che più hanno creato un cortocircuito negli ascoltatori ha riguardato il fatto che la sua presentazione sia esclusivamente frutto di una domanda posta su un motore di Google riguardante l’intelligenza artificiale, Gemini: «O forse no? Chi può dirlo se l’ho realizzata io o no?», lasciando così la platea con uno dei punti nodali di questa novità, ovvero l’impossibilità di riconoscere ormai ciò che è vero, o di pura creazione umana, da quel che invece è totalmente artificiale o, in molti casi, ibrido: «Nel mio lavoro uso l’intelligenza artificiale per i compiti più noiosi e ripetitivi, in modo da potermi interessare di aspetti più creativi e utili».

 

Intelligenza Artificiale, l’incontro organizzato da Nos

Da parte sua Cinzia Maiolini ha fatto riferimento ad alcuni aspetti controversi, come il cosiddetto “Capitalismo della sorveglianza” che sta emergendo a seguito dell’introduzione della tecnologia in ogni aspetto della vita quotidiana, e di come, per contro, se l’evoluzione tecnologica è rapidissima, i tempi per normare questi aspetti sono umanamente più lunghi: «Ci stiamo affidando al momento sulle sentenze arrivate in Cassazione, che fanno giurisprudenza. In Italia siamo partiti in modo più avanzato rispetto ad altri paesi grazie alle leggi sulla Privacy avviate già da Stefano Rodotà. Ci troviamo in una situazione dove si tenta di controllare il lavoratore e la sua posizione anche ogni 15 secondi, e mentre alcune soluzioni sono interessanti, ad esempio per sapere se un lavoratore indossa tutti gli strumenti per la sicurezza, come il casco, allo stesso tempo questi consentono un controllo pervasivo e inumano sull’attività dello stesso. Per non parlare delle selezioni del personale, che si spingono al riconoscimento biometrico, alle selezioni automatizzate sulla base del sesso, dell’età e persino del luogo o quartiere di nascita rispetto ad altri».

 

«Siamo nel pieno di un sistema di alienazione – ha esordito Roberto Mancini – perché siamo di fronte a un sistema di cui abbiamo perso il controllo e ci si ritorce contro. Sono strumenti di calcolo, in tutto e per tutto, ma la gran parte della vita umana non è calcolo, è pensiero: l’amore, l’amicizia, non sono misurabili. Allora perché ridursi a mero calcolo? Questo mondo ha pochi capisaldi: il mercato finanziarizzato, che è un capitalismo estremo e che non ha più relazioni con l’industria; il dominio tecnologico che diventa tecnocrazia: non dipende da come la usiamo, certo che ci sono elementi utili, ma nel complesso ci sentiamo dominati da scelte che non hanno relazione con la democrazia; il potere mediatico; gli interessi geopolitici. In tutto questo chi governa? Nessuno sembra avere il potere di opporsi perché non ci sono governi con il potere di farlo. Dobbiamo cambiare il paradigma e uscire da questo sistema autodistruttivo».

 

Numerosi poi sono stati gli interventi del pubblico.

 

Daniele Primavera di Nos ha annunciato che prossimamente si svolgeranno altri incontri aventi per tema l’Intelligenza Artificiale: «Spesso siamo abituati a subire le nuove tecnologie, e l’I.A. è l’innovazione più potente degli ultimi tempi, pari o forse superiore all’avvento di internet. Cerchiamo di sapere e di intuire in che modo cambierà la nostra società, e questo sapere non deve restare limitato agli specialisti».

 

 

 

«esempio»


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