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Il comitato alza la voce: «Centro storico nel degrado, chiediamo programmazione» (Video e foto)

ASCOLI - Incontro alla libreria Rinascita per chiedere più attenzione a sosta, viabilità e non solo: «Dopo anni di appelli caduti nel vuoto ad amministratori e autorità, la situazione è sotto gli occhi di tutti. Non abbiamo nulla di politico nè di partitico, abbiamo però a cuore la città. In alcune vie è difficile anche solo camminare a piedi»
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Le parole di Massimiliano Salce, una delle anime del comitato spontaneo

 

 

di Luca Capponi 

 

«La condizione di degrado del centro storico, dal punto di vista dello sporco e del traffico, è sotto gli occhi di tutti. Dopo anni di appelli caduti nel vuoto ad amministratori e autorità, chiediamo soluzioni, attenzione e programmazione. Non abbiamo nulla di politico nè di partitico, abbiamo però a cuore la città di Ascoli».

Colllage di perle dal centro storico, tra sporcizia e auto in sosta vietata

 

Primo incontro pubblico, nel pomeriggio di mercoledì 21 febbraio, per il comitato spontaneo “Cittadini centro storico“. I membri attivi e una parte di cittadini interessati si è recata alla libreria Rinascita per un confronto sulle tematiche che da tempo tengono banco nella zona compresa tra Piazza Sant’Agostino, Corso Mazzini, Piazza Cecco d’Ascoli, Via Angelini, Piazza San Tommaso e via dicendo.

 

«In alcune vie ci sono problemi anche solo per camminare a piedi – riferisce Massimiliano Salce, una delle anime del comitato – non vogliamo però solo sottolineare le situazioni negative, ma invitare le forze politiche, tutte, a pianificare meglio interventi strutturali veri e propri che possano migliorare la situazione delle strade e del centro, il tutto evitando le strumentalizzazioni».

L’incontro alla Rinascita

 

«Le problematiche maggiori riguardano solo in parte la sosta e la viabilità ma proprio questa assenza di pianificazione – ribadisce Salce – non si possono iniziare interventi a catena senza pensare a cosa può accadere poi nelle zone limitrofe. Aprire un nuovo cantiere o un’area lavori ha un impatto, un’onda che si propaga sulle abitazioni, sulle strade e sui quartieri vicini».

 

«Chiediamo alla giunta attuale e a quella futura di creare un team di esperti in urbanisticaè la conclusione – non solo ingegneri ma anche, ad esempio, sociologi, per prendere atto di quelle che sono le situazioni di vivibilità del centro e porre in essere azioni che in futuro diano i loro frutti di miglioramento dell’ambiente urbano, della salute, dell’igiene e della vivibilità».

 

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