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Massi a tutta: giocatori, Lauro, scaramanzia, “Ciarrocchi”, “Samba Village” e “Riviera”

SERIE D - Confronto di mezz'ora con dirigenti e staff tecnico dopo il pareggio di Fossombrone. E per il presidente rossoblù è l'occasione per fare il punto sul campionato e sui progetti per gli impianti sportivi. Biglietti: giovedì si spera in almeno altri 500 tagliandi per Riccione
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L’esultanza di Vittorio Massi (foto U.S. Sambenedettese)

di Pier Paolo Flammini 

 

Un Vittorio Massi pirotecnico, carico, convinto delle possibilità della sua squadra e poi spumeggiante tra scaramanzia e progetti relativi agli impianti sportivi, dal “Ciarrocchi” al “Samba Village” al “Riviera delle Palme”. Intervistato da Vera Tv nella trasmissione Ritmo di Samb, il presidente rossoblù è apparso trascinante in un momento fondamentale della stagione. Intanto, mentre i mille biglietti messi a disposizione dal Riccione sono stati acquistati in poche ore, giovedì mattina uomini della Questura romagnola terranno un sopralluogo all’impianto di gioco per verificare la possibilità di assegnare almeno altri 500 biglietti.

 

Ma torniamo a Massi. Nell’allenamento del martedì, oltre al tradizionale discorso tra il direttore sportivo De Angelis e la squadra, si è svolto un ulteriore incontro tra l’allenatore Maurizio Lauro e lo staff dirigenziale: oltre a Massi, lo stesso De Angelis, il consulente Max Fanesi e il direttore generale Gigi Traini. Mezz’ora di faccia a faccia, per capire cosa ha portato al pareggio di Fossombrone e, chissà, anche in merito alle dichiarazioni di Lauro nel post partita, quando ha puntato il dito su alcuni calciatori subentrati.

 

«Ci siamo confrontati, dovevamo parlare tra di noi, ci siamo dati una pacca sulle spalle – ha esordito Massi – Siamo sempre più convinti che abbiamo una squadra forte, anzi fortissima. Domenica abbiamo pareggiato contro il Fossombrone, non era l’ultima in classifica. Abbiamo dominato la partita, abbiamo concesso solo un tiro e hanno indovinato l’unico angolino scoperto. Ma non finisce il mondo: sappiamo l’attenzione che c’è, sono contento dell’entusiasmo dei tifosi che verranno in massa a Riccione, ma facciamoli lavorare, sono dei professionisti. Dopo il pareggio c’è chi non ci ha dormito la notte, perché tutti volevano i tre punti e nelle undici partite che restano scenderanno in campo sempre per vincere. Un po’ di fortuna ci deve capitare, siamo sfortunati al massimo, perdiamo punti a causa di stupidaggini. Forse ci sentiamo veramente forti e pensiamo che il gol non ce lo faranno mai».

 

Sulle polemiche in merito a Lauro, Massi ha detto: «Lui è il nostro allenatore di fiducia, non c’è nulla con lui anzi con le sue dichiarazioni era il più arrabbiato di tutti, forse ha esagerato un po‘, ma non è un problema. Forse c’è stato quell’attimo di esitazione nelle sostituzioni che non ci ha consentito di giocare gli ultimi 20 minuti con Battista e Senigagliesi, e lì non ce ne sarebbe stato più per nessuno. Lauro sa che può utilizzare qualsiasi modulo per giocare, eravamo primi in classifica giocando con due centrocampisti, oggi può scegliere quello che preferisce. Ci manca solo quel pizzico di fortuna che a volte serve, spero che da qui allo scontro diretto giri un po’».

 

«Questo è un campionato bello da vivere – continua –  noi speriamo che lo vinca la Samb, e anche i giocatori sono convinti di essere veramente forti, poi se così non dovesse essere non possiamo darci le martellate tutti i giorni. All’inizio ho fatto il presidente tifoso e mi hanno consigliato di andarci piano, di fare più il presidente. Adesso mi hanno regalato due sciarpe, una regalata dalla Curva e un’altra dai Giullari. Domenica ne avevo due, una l’ho prestata a chi ne era senza. Mi fa onore portare questa sciarpa e mi farebbe onore portare questi colori il più alto possibile».

 

In merito a una voce che si era diffusa in questi giorni relativa a frizioni tra alcuni giocatori, Massi è stato categorico: «Frizioni tra giocatori? Questa proprio no. Anzi: io gli dico ogni tanto di metterci un po’ più di cattiveria agonistica, che è forse la cosa che ci manca. Serve la grinta che fa capire che dobbiamo vincere».

 

SCARAMANZIA – Dalle tasche piene di sale, alla «boccetta di sale liquido che mi hanno regalato. Le mie manie prima e durante la partita sono da psicopatico, lo ammetto. Non riesco a sedermi nella tribuna vip, perché non mi sento vip, io dovrei andare vicino al campo ma poi me la prenderei col guardalinee e non è possibile. Sono così scaramantico che quando gli altri attaccano faccio quattro passi indietro, lo avevo fatto nella punizione del loro pareggio ed era andata bene perché era andata sulla barriera, e allora sono tornato al mio posto ed è arrivato il loro gol… lo so, non è normale».

 

IMPIANTI – «A Monsampolo ci hanno accolto a braccia aperte, adesso stiamo valutando l’acquisto di un appezzamento di terreno a fianco del Samba Village per realizzarci un centro sportivo sia per la prima squadra ma anche come centro di riabilitazione per terzi». Potrebbe esserci anche una piscina e una ipotesi da vagliare per il futuro è anche di consentire qualche allenamento della Scuola Calcio per agevolare le famiglie della Vallata del Tronto.

 

Siamo in attesa che si concretizzi la situazione del “Ciarrocchi” per la convenzione trentennale e poi col Comune parleremo del “Riviera“: «Secondo me è lo stadio più bello della regione, quindi bisogna parlarne anche a livello regionale, è uno stadio unico, i turisti d’estate si fanno persino le foto. Per San Benedetto lo stadio deve dare la possibilità di dar lavoro e attrazione per 365 giorni, con eventi, fiere e quant’altro, insieme all’Area Brancadoro che adesso è di un solo proprietario (Sideralba Spa, ndr). Quest’area se sfruttata bene porterà lavoro tutto l’anno per la città».


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