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Zona storica di Porto d’Ascoli, Sinistra Italiana: «Le palazzine costruite dal 2003 sono conformi al piano regolatore?»

SAN BENEDETTO - Al gruppo politico non risulta che il piano di recupero, approvato nel 1983 e poi riadottato nel 1993, sia stato ulteriormente confermato 10 anni dopo
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San Benedetto

 

di Giuseppe Di Marco

 

Nella cosiddetta “zona storica” di Porto d’Ascoli, a partire dal 2003, sono stati realizzate numerose costruzioni. Gli edifici sono conformi al piano regolatore? A chiederselo è Sinistra Italiana, che ricorda come il piano di recupero sia scaduto nel 1993.

 

«Per la zona compresa – scrivono i referenti di Si – tra la Strada Statale 16, Via Turati, Via Damiano Chiesa e Via Mare, individuata dal piano regolatore come zona storica A3, era stato approvato un piano di recupero nel 1983 e riadottato con delibera 122 del dicembre 1993. Trascorsi 10 anni dall’approvazione definitiva del piano di recupero, tale piano deve ritenersi scaduto, come afferma la giurisprudenza, e pertanto deve essere riadottato per la parte non ultimata. Da quanto ci risulta dal 2003 non vi è stata più alcuna riadozione del piano».

 

Dal 2003 ad oggi, continuano, sono stati effettuati interventi edilizi nella zona interessata dal piano di recupero «e in particolare abbiamo visto sorgere al posto di modeste villette costituite da un solo piano, grandi condomini con l’ovvio e conseguente aumento del carico urbanistico, mentre non sono state attuate le previsioni del piano di recupero preordinate alla realizzazione di servizi pubblici, come verde e parcheggi».

 

Il problema è presto detto: «Con un piano scaduto dovrebbero tornare in vigore le previsioni dell’articolo 28 delle norme tecniche di attuazione che prevedono che, prima dell’approvazione del piano particolareggiato e, si deve ritenere, anche in presenza di un piano scaduto, siano consentiti soltanto interventi edilizi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di restauro e risanamento conservativo».

 

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: «Gli interventi edilizi effettuati nella zona A3 sono stati autorizzati in attuazione del piano di recupero? Se sì, questi interventi possono ritenersi legittimi e conformi al piano regolatore, essendo il piano di recupero scaduto e quindi non più vigente? Non si tratta solo di un problema tecnico o di carattere formale ma dell’esigenza di tutelare la vivibilità di una zona della città già densamente abitata».


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