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«Bisogna aprire la Piscina Gregori alle 7,30: noi del “nuoto libero” non abbiamo spazi»

SAN BENEDETTO - Circa trenta firme raccolte per ampliare l'orario di accesso a favore di chi non è iscritto in società e associazioni: «Lo abbiamo già chiesto, crediamo che l'aggravio del costo del personale sia limitato, mentre al momento le altre piscine riservano un orario più che doppio ai fruitori»
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La nuova vasca coperta della piscina “Gregori”

 

di Pier Paolo Flammini

 

Bracciata libera“, e potrebbe essere un azzeccato slogan per la protesta, pacifica, da parte di alcuni nuotatori che frequentano la piscina comunale “Primo Gregori” di San Benedetto. Sono ormai una trentina i firmatari di una richiesta che ha per base l’ampliamento di orario per il “nuoto libero”, quello, cioè, che si pratica senza essere aggregati a società natatorie.

 

Portavoce della richiesta sono Fabio D’Angelo e Fabio Zanni, i quali si erano mossi separatamente con due gruppi di frequentatori per poi accorgersi dello stesso problema sollevato. Entrambi fanno notare che «l’impianto comunale apre alle 8,30 ma, da tempo, reclamiamo un orario mattutino con inizio alle 7,30 così da permettere a chiunque di nuotare prima di recarsi al lavoro. Questo prolungamento dei tempi, più volte caldeggiato anche tramite richieste ufficiali e protocollate, non è stato mai recepito per mancanza di personale».

 

«Abbiamo scritto all’App Municipium, poi al Protocollo e abbiamo parlato con l’Ufficio Sport e l’assessore allo Sport Campanelli – spiega Fabio D’Angelo – La nostra richiesta non mira a stravolgere la piscina, l’impianto al coperto è bello e nuovo, e credo che due dipendenti per tre ore siano un costo basso nel complesso dei costi di gestione, inoltre garantirebbero nuovi ingressi. Io, ad esempio, ho nuotato oggi alla Gregori ma lunedì, per problemi di orario, sarà costretto ad andare a Massignano. Questo è un problema che si ricollega a tanti relativi alla nostra città, che per i servizi è costretta a far spostare i suoi cittadini fuori, dall’ospedale alla Camera di Commercio: è ora di invertire questa tendenza».

 

I firmatari fanno notare che gli orari per il “nuoto libero” a San Benedetto sono di molto inferiori a quelli delle altre piscine della zona, nonostante i numeri di fruizione siano invece di gran lunga superiori. La situazione si aggrava di più nei mesi invernali quando le corsie sono utilizzate anche dai ragazzi delle scuole.

 

La piscina comunale “Gregori”

«Facendo un confronto con le piscine vicine – aggiungono – e in tutti i casi hanno un bacino di utenza di gran lunga inferiore a San Benedetto, siamo il fanalino di coda, ultimi». I dati raccolti raccontano di 81,50 ore disponibili, in una settimana, nell’impianto di Ascoli; 69 in quello di Fermo; 86 a Massignano; 80 a Grottammare e solo 36 in questo di Porto d’Ascoli».

 

«La nostra bella piscina ristrutturata – commentano – è aperta al pubblico la metà di ore di tutte le altre. Crediamo che il costo del personale per incrementare di un paio di ore giornaliere gli orari di apertura, sia poca cosa nel totale della gestione della piscina, ma darebbe la possibilità di tornare a nuotare nella nostra struttura a quei cittadini che attualmente vanno in altre sedi a causa degli orari di apertura e dell’affollamento senza accavallare l’orario con l’arrivo dei ragazzi delle scuole».

 

«In attesa della piscina all’aperto di 50 metri  si potrebbe iniziare da subito ad offrire ai sambenedettesi (e non solo) un  migliore servizio nella piscina appena ristrutturata» concludono.

 


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