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L’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede al Ventidio Basso per il concerto “Iustitia et Pax”

ASCOLI - Evento di portata nazionale quello ospitato nel Massimo cittadino in cui si sono celebrate la solidarietà e l'unione tra i popoli. La serata si è aperta con l'esecuzione degli inni nazionali dell'Ucraina e d'Italia. Le toccanti parole di Andrii Yurash, ambasciatore d’Ucraina presso la Santa Sede
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di Elena Minucci

 

A pochi giorni dal secondo anniversario della grande invasione russa del territorio ucraino, ieri sera venerdì 1 marzo, si è svolto al Teatro Ventidio Basso di Ascoli un grande concerto sinfonico corale, dal titolo “Iustitia et Pax” concerto “Requiem in re minore ko 626”. Un inno alla pace, alla cultura e all’umanità, un evento di carattere nazionale che ha unito l’arte e la convivenza tra i tutti i popoli.

La serata si è aperta con l’esecuzione dell’inno nazionale dell’Ucraina, con il direttore italiano Alfredo Sorichetti e l’inno nazionale d’Italia con il direttore ucraino Vasily Kryachok: uno “scambio” che testimonia la vicinanza e la solidarietà tra i due popoli.

Per l’occasione è intervenuto anche l’ambasciatore d’Ucraina presso la Santa Sede, Andrii Yurash. «Abbiamo assistito tutti ad un miracolo – ha detto – il miracolo del coinvolgimento, della musica alta e stimolante. Presente sul palcoscenico un’orchestra sopravvissuta agli attacchi degli occupanti russi che hanno devastato intere città uccidendo 20-30.000 cittadini. C’è stato un vero e proprio miracolo di solidarietà, comprensione e amicizia. Questo concerto è stata la più alta manifestazione di umanità e carità cristiana».

Impossibile, a tal proposito, dimenticare il contributo offerto dal Comune di Montegallo con il sindaco Sante Capanna che durante la guerra ha chiesto a tutta la cittadinanza aiuti o donazioni per l’Ucraina. E con il parroco Don Riccardo Patalano che di persona si è recato a portare i beni di prima necessità alle popolazioni colpite dalla guerra.

«Iustitia et Pax al Teatro Ventidio Basso, un inno alla fratellanza, alla cultura, alla spiritualità, all’unione e all’umanità. Un messaggio che parte da Mariupol e dall’Ucraina e che deve arrivare a tutti i popoli del pianeta. No alla guerra» le parole del sindaco Marco Fioravanti.

Sul palco del Ventidio novanta artisti tra cui il Coro Ventidio Basso di Ascoli diretto dal maestro Giovanni Farina, l’Orchestra sinfonica Puccini di Civitanova, l’Orchestra da camera “Reinassance” della Filarmonica di Mariupol e i solisti della Filarmonica nazionale ucraina Karina Kondrashevska, Olha Honcharenko, Ihor Bondarenko e Serhii Zamytskyi che hanno eseguito, sotto la direzione del maestro Alfredo Sorichetti, il celebre e commovente “Requiem in Re minore K 626” che Wolfgang Amadeus Mozart compose poco prima della sua morte avvenuta il 5 dicembre 1791.


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