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Circolo “Maggioni”, Afro Zoboletti: «A breve formalizzeremo una proposta su restyling e gestione»

SAN BENEDETTO - Quale percorso seguire in merito alla concessione e al restyling dell'impianto? L'ipotesi al vaglio è quella dell'affidamento diretto, che fa perno sul decreto 38/2021 dedicato agli impianti sportivi
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Afro Zoboletti e Antonio Spazzafumo

 

di Giuseppe Di Marco

 

Niente Atp Challenger al Circolo Tennis “Maggioni”: il prestigioso torneo, andato in scena l’anno scorso al complesso di Viale Buozzi, non tornerà in Riviera per l’estate 2024. La struttura, infatti, non deterrebbe alcune “credenziali” che le consentirebbero di ospitare la competizione, vale a dire la presenza di una zona food e di alcuni uffici. Insomma, il Challenger non si farà perché il circolo non ha ancora beneficiato del restyling che attende da anni. Il 2024, però, potrebbe essere l’anno buono.

 

«La partita con il Demanio è stata chiusa – spiega Zoboletti – stiamo parlando con il Comune per chiarire la situazione nebulosa di questi anni e mettere un punto fermo sul futuro del circolo». Definita la questione dei canoni, quindi, ci si metterà a tavolino con l’Amministrazione e gli uffici di Viale De Gasperi per ragionare sulla procedura da adottare in riferimento alla concessione e agli interventi da realizzare.

 

L’ipotesi al vaglio è quella dell’affidamento diretto: un percorso che farebbe perno sul decreto legislativo 38 del 2021 in merito agli impianti sportivi. Per questi, il decreto individua due diverse modalità di affidamento: una procedura di evidenza pubblica e l’affidamento diretto ad associazioni o società sportive senza scopo di lucro. Scegliendo quest’ultima via, il soggetto cui verrebbe assegnato il bene deve presentare i progetti relativi agli interventi da realizzare e un piano economico finanziario degli investimenti.

 

«A breve formalizzeremo una proposta – aggiunge il presidente – e speriamo che questa volta la burocrazia non fermi una riorganizzazione che la città merita». La vicenda del Challenger, però, ha lasciato l’amaro in bocca. Anche perché l’anno scorso era stato un successo, e la sensazione è che se il Villaggio Coldiretti fosse andato in scena in un altro periodo, il “Maggioni” avrebbe avuto qualche possibilità per il 2024. «L’hospitality è stata veramente in difficoltà – conclude Zoboletti – e gli stessi fuochi artificiali durante i quarti di finale non hanno aiutato».


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