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Riaprono le attività stagionali ed è caccia ai lavoratori, Fabiani: «Hanno il coltello dalla parte del manico»

CHI CERCA lavoro nell’ambito turistico-ricettivo può presentarsi martedì 19  marzo all’Hotel Calabresi: c’è la quarta edizione della “Borsa-Mercato del Lavoro”: offerte sempre superiori alle domande. Parla il presidente dell’Ente bilaterale del turismo
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La Borsa del Lavoro dello scorso anno e Daniele Fabiani

 

di Marco Braccetti

 

A San Benedetto il sindaco Antonio Spazzafumo ha firmato un’ordinanza che dà alle attività stagionali di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, svolte nelle strutture ricettive, la possibilità di operare nel periodo compreso tra questo sabato (16 marzo) ed il 15 novembre 2024. Attualmente, hotel, ristorantini sul mare e altri ritrovi sono alle prese con il non facile compito di completare gli staff di lavoro, per il vero e proprio avvio della stagione estiva.

«Viste le attuali condizioni del mercato, il lavoratore ha sempre il coltello dalla parte del manico». Lo dice chiaro e tondo Daniele Fabiani: presidente dell’Ente bilaterale del turismo.

Martedì, 19 marzo, quest’organismo organizza la quarta edizione della “Borsa Mercato del Lavoro”. Un’importante occasione d’incontro tra domanda e offerta di lavoro nelle imprese del comparto accoglienza.

Appuntamento dalle ore 10 alle 17 presso l’Hotel Calabresi di San Benedetto dove, col supporto operativo di Confcommercio, verranno allestiti dei desk nei quali siederanno rappresentanti di oltre 40 attività in cerca di personale. La parte del leone la fa San Benedetto, ma ci sono strutture anche dell’intero comprensorio a cavallo tra Marche e Abruzzo. L’evento è gratuito. Gli interessati sono invitati a presentarsi curriculum alla mano.

Ma quali sono le figure più richieste? «Premesso che la richiesta è generale, direi che attualmente l’area dove c’è maggior richiesta è quella di sala: direttori, camerieri, aiuto-camerieri. C’è una fortissima richiesta di queste figure professionali, ma anche di addetti alla cucina ed alla reception» risponde Fabiani. Lui vuol stoppare sul nascere ogni possibile polemica riguardo ad una chiave di lettura di queste dinamiche. Ossia che i lavoratori non si troverebbero perché malpagati o costretti a turni estenuanti.

«Tra i datori di lavoro, qualche mela marcia ci può sempre stare – puntualizza ancora il presidente – ma la linea generale è quella di applicare i contratti nazionali che forniscono precise tutele ai lavoratori. In ogni modo, vista la grandissima richiesta, sproporzionata all’offerta, penso che tipo un cameriere abbia sempre il coltello dalla parte del manico – ribadisce Fabiani – se, per qualche ragione, non si torva bene in un posto di lavoro, non avrà difficoltà ad abbandonarlo, ricollocandosi adeguatamente».

Secondo l’esperienza di Fabiani, più che una questione economica, il nocciolo della questione è che sta avvenendo un mutamento di stile di vita, a livello socio-culturale. Soprattutto dopo la pandemia. In particolare, i giovani cercano occupazioni più flessibili, con giornate “off” anche nei weekend. Una fattispecie lavorativa che, com’è intuibile, non si confà con le modalità di una struttura ricettiva in piena stagione turistica: operativa 7 giorni su 7, quasi 24 ore al giorno.

 


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