di Giuseppe Di Marco
Due classi dedicate a Salvatore Pettini e Daniela Tremaroli, nonché il ritorno di tante attività storiche: è così che l’Istituto “Vivaldi”, assieme all’Amministrazione comunale, intende rilanciare quello che è a tutti gli effetti, un vero e proprio punto di riferimento della città.
Ad illustrare le azioni che verranno poste in essere sono stati, in sala consiliare, gli assessori Lia Sebastiani e Tonino Capriotti, nonché il presidente Lito Fontana e il dirigente Antonio Rosati. «Il “Vivaldi” – ha spiegato l’assessora alla cultura – forma musicisti a livello internazionale sin dagli anni ’70. Noi intendiamo valorizzare l’istituto, dando il massimo supporto alle sue attività. Oggi siamo qui per ricordare il fondatore Salvatore Pettini, che ha infuso nel suo lavoro una passione inimitabile, e così anche la maestra violoncellista Daniela Tremaroli, compianta direttrice artistica, che ha svolto un lavoro enorme».
L’Amministrazione sta portando avanti un progetto in collaborazione con l’Anci: si tratta, in sostanza, di intitolare tre strade della città ad altrettante donne. Una di queste sarà la maestra Tremaroli, anche se al momento non ci sono vie disponibili. Data l’impossibilità – momentanea – di intervenire sulla toponomastica cittadina, si è deciso di intitolarle una delle aule del “Vivaldi”, così come avvenuto per il fondatore.
Tanti, inoltre, saranno le attività messe in piedi dall’istituto, dalla “Notte dei musei”, che avrà luogo il 18 maggio, il classico “Concerto all’alba” (15 agosto) e il ritorno del festival “Piceno Classica”, curato dal maestro Luca Magni: la manifestazione avrà luogo dal 1° al 31 luglio al Paese Alto.
«Conoscevo Daniela Tremaroli da quindici anni – ha detto il maestro – insieme abbiamo fatto diversi concerti e ci venne l’idea di creare un corso di musica all’interno del “Vivaldi”, chiamato appunto “Piceno Classica”. Oggi torniamo con il festival, che sarà dedicato a lei». «Dopo aver finito la sessione di saggi – ha commentato Fontana – ci siamo resi conto, dalla presenza di genitori, quanto ci sia bisogno di cultura, che a sua volta necessita dell’apporto dei giovani. La cultura è il biglietto da visita di un popolo, quindi ringrazio per l’appoggio di cui stiamo beneficiando a San Benedetto».
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