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Commissione mensa, Luciana Barlocci: «Necessaria la presenza dei consiglieri»

SAN BENEDETTO - Il membro del gruppo misto sull'outsourcing del servizio di refezione scolastica: «Mi auguro che gli addetti finora impiegati a tempo determinato vengano considerati»
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Luciana Barlocci

 

di Giuseppe Di Marco

 

L’ingresso dei consiglieri nella commissione mensa: è quanto chiede Luciana Barlocci a pochi giorni dalla riunione in cui verrà illustrato il progetto di esternalizzazione del servizio di refezione nelle scuole di competenza comunale.

 

Una delle novità che verranno discusse nella seduta dell’8 aprile è l’istituzionalizzazione di una commissione mensa per valutare periodicamente le proposte alimentari, i metodi e i tempi di preparazione adottati dal personale impiegato dal partner esterno cui verrà appaltato il servizio. «Oltre ai genitori, che ovviamente devono avere voce in capitolo, la commissione mensa deve comporsi anche di consiglieri comunali – afferma Barlocci – in qualità di rappresentanti del territorio in grado di valutare la congruità del lavoro svolto dalla cooperativa assegnataria».

 

L’esternalizzazione della mensa, finora, ha avuto luogo solo in via sperimentale per quanto riguarda la cucina, lo sporzionamento e la manutenzione ordinaria, nelle scuole d’infanzia dei plessi “Puglia”“Mattei”“Togliatti”, nonché nell’infanzia e primaria della scuola “Caselli”. L’outsourcing, inizialmente previsto fino al 31 marzo, è stato prorogato alla medesima cooperativa fino al 30 giugno 2024. La prossima tranche riguarderà il solo personale – a termine – di tutte le scuole dell’infanzia e le primarie del territorio sambenedettese. Al Comune resterà l’approvvigionamento delle derrate alimentari, ma anche quelle, a partire dal 2025, verranno commissionate all’esterno.

 

Barlocci, visti gli indirizzi dell’Amministrazione, esprime preoccupazione per il personale: «Mi auguro – continua la consigliera – che gli addetti finora impiegati a tempo determinati vengano presi in considerazione. In questo settore conta molto l’esperienza sul campo». Gli addetti assunti a tempo determinato sono 26. Una volta esternalizzato il servizio, sarà la cooperativa a decidere chi impiegare, per quali mansioni e per quanto tempo.

 

La decisione di rivolgersi all’esterno per la mensa scolastica ha diviso la stessa maggioranza. Sono in molti, all’interno della coalizione di governo, a pensare che questa non rappresenti la soluzione migliore per i piccoli alunni e, in subordine, per i conti del Comune.


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