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La mensa scolastica fra esternalizzazione e risparmio: ecco come si cambia

SAN BENEDETTO - Outsourcing per il solo personale a tempo determinato, appalto inferiore a 5 euro a pasto, istituzionalizzazione della commissione: ecco i passi illustrati per perfezionare il servizio
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L’assessore al sociale Andrea Sanguigni in commissione consiliare

 

di Giuseppe Di Marco

 

Appalto inferiore a 5 euro a pasto255.000 unità servite annualmente, esternalizzazione del personale a tempo determinato. E’ questo l’orientamento dell’Amministrazione comunale per quanto riguarda il futuro della mensa a scuola. Se ne è discusso nel pomeriggio dell’8 aprile in sala consiliare, nel corso di un’apposita commissione.

 

Le proiezioni attuali sono state effettuate ragionando su un appalto di 5,2 euro a pasto: con questo, il Comune formulerebbe un appalto di 1.326.000 euro. Quindi per abbassare il costo serve una spesa inferiore a pasto, visto che l’anno scorso sono stati spesi poco più di 1,2 milioni.

 

A partire da ottobre il vertice di Viale De Gasperi esternalizzerà la refezione in tutti gli asili, le scuole dell’infanzia e le primarie per quanto riguarda il personale a tempo determinato. A tal riguardo, rilievi sono stati fatti da Emanuela CarboniAurora Bottiglieri: le consigliere hanno espresso preoccupazione per i 26 addetti con contratto a termine che, con l’outsourcing, non verrebbero riconfermati.

 

Luciana Barlocci, invece, ha messo in chiaro che la commissione mensa andrebbe riformata, prevedendo l’ingresso anche da parte dei consiglieri, oltre che dei genitori. In tal senso, l’assessore Andrea Sanguigni ha fatto capire che la commissione mensa verrà “istituzionalizzata”, mediante la formazione dei genitori sulla cultura dell’alimentazione. Lo scopo è dare loro conoscenze e competenze per poter valutare il lavoro svolto dalla cooperativa assegnataria.

 

Dal canto loro, i sindacati si sono focalizzati sul bando attuale. E’ da capire, in tal senso, se i lavoratori impiegati risultino sotto-inquadrati rispetto allo stipendio ricevuto. In quel caso, infatti, l’appalto andrebbe rifatto da capo.


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