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Ascoli amarcord, inferno e rinascita: è la terza retrocessione in C degli ultimi 30 anni (Le foto)

CALCIO - Nel 1994/95 la fine dell'era Rozzi e lo spettro della terza serie, poi la beffa ai rigori nello spareggio col Castel Di Sangro. Altra cocente sconfitta nel 2000 con l'Ancona, sempre ai playoff. La cavalcata trionfale dei Diabolici di Pillon, il fallimento e l'avvento di Bellini
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di Lino Manni

 

C risiamo…dopo nove anni si torna in terza serie. Quella maturata nel campionato appena concluso (2023/2024) è la terza retrocessione in Serie C dell’Ascoli degli ultimi trent’anni.

Dopo la prima e storica promozione in A del 1973/1974, tanti i campionati disputati nella massima serie. Ci sono state poi le discese in Serie B e le pronte risalite: un filone d’oro per Ascoli e le Marche, specie negli anni ottanta e novanta. Poi nella stagione 1994/1995 l’Ascoli retrocede in C. È la fine dell’era del presidentissimo Costantino Rozzi prematuramente scomparso il 18 dicembre 1994.

È la fine di un certo tipo di calcio legato a personaggi carismatici e passionali. Dopo un ventennio ad alti livelli l’Ascoli saluta la serie B l’11 giugno del 1995 con la sonora sconfitta, in trasferta, con il Verona: 5-0. È l’Ascoli di Bierhoff che, prima di lasciare Ascoli, regala ai tifosi bianconeri la gioia della finale del torneo Anglo-Italiano nel mitico stadio londinese di Wembley. Finale persa 2-1 con il Derby County ma è stata una bella gita per gli amanti del Picchio. La squadra dunque finisce in C e per la società è anche uno dei  periodi più bui: si rischia il fallimento.

Scongiurata la bancarotta si riparte. L’Ascoli si iscrive alla C1 e viene inserito nel girone B disputando un ottimo campionato. Chiude al 4° posto con 55 punti finali: 14 vittorie, 13 pareggi e 7 sconfitte. Entra nella griglia playoff promozione e dopo aver superato nel doppio confronto la Nocerina in semifinale (1-0, 0-0) nella finale in campo neutro, a Foggia, affronta il Castel di Sangro il 22 giugno del 1996. Tempi regolamentari e supplementari terminano senza reti. Ci si gioca tutto dal dischetto. Purtroppo i calci di rigore sono fatali ai bianconeri, guidati in panchina da una bandiera come Enrico Nicolini. Finisce 6-5 per la compagine abruzzese che sale, per la prima volta, in B.

TABELLINO ASCOLI CASTEL DI SANGRO

Ascoli: Bacchin, Mancini (97’ Rossi) Savio (53’ Zaini), Milana, Fontana, Furlanetto, Fiorentini, Bugiardini, Damiani (64’ Minuti), Menolascina, Mirabelli. All. Nicolini.

Castel Di Sangro: De Juliis (119’ Spinosa), Fusco, Prete, Alberti, Cei, Altamura, Martino (97’ De Amicis), Bonomi, Galli, Michelini, Verolino (57’ Albieri). All. Jaconi

Arbitro: Sirotti di Forli

Sequenza rigori: Albieri (gol), Fiorentini (gol), Bonomi (sbagliato), Menolascina (gol), Alberti (gol), Rossi (gol), Prete (gol), Mirabelli (sbagliato), Michelini (gol) Minuti (gol), De Amicis (gol), Furlanetto (gol), Fusco (gol), Milana (sbagliato)

Il testo prosegue dopo le immagini 

Finale di Foggia con il Castel di Sangro

Il portiere Bacchin

Furlanetto e Bugiardini

Walter Mirabelli

 

Anni roventi in Serie C con rare soddisfazioni e con un’altra grande delusione per i tifosi del Picchio, la finale play off di Perugia contro l’Ancona dell’11 giugno 2000. Anche questa negativa. La partita finì 1-1 ma a passare furono i dorici per il miglior piazzamento ottenuto in campionato. Spareggi maledetti. Ironia della sorte, in entrambe le occasioni l’Ascoli si presentò alla finale con il capocannoniere del campionato. A Foggia, contro il Castel di Sangro, Walter Mirabelli aveva realizzato ben 22 gol ma poi anche lui sbagliò dal dischetto. A Perugia, contro l’Ancona, Eddy Baggio (fratello del “divin codino” Roberto) aveva realizzato 23 gol. Baggio segnò anche in finale portando in vantaggio l’Ascoli ma poi, sul finire della partita, arrivò il pari dei dorici.

 

TABELLINO ASCOLI ANCONA

Ascoli: Di Bitonto, Ogliari (94’ Perrone), Da Rold, Luzardi (70’ Alfieri), Bucaro, Livon, Baggio, Bitetti (15’ Marta), Frati, Bono, Amore. All. Ferrari

Ancona: Storari, Guastalvino, Peccarisi, Favo (99’ Montervino), Parlato, Manni, Terrevoli, Rossi (106’ Ventura), Corallo (70’ Marino), Albino, La Grotteria. All. Brini

Arbitro: Palmieri di Cosenza

Reti: 101’ Baggio, 118’ Ventura

Eddy Baggio

L’allenatore Enzo Ferrari

 

Alla fine ci sono voluti ben sette anni per risalire nuovamente in B. L’Ascoli lo fa alla grande nella stagione 2001/2002 con i cosidetti…Diabolici. La squadra guidata in panchina da Bepi Pillon chiude in vetta il campionato con 67 punti frutto di 18 vittorie e 13 pareggi. Solo 3 le sconfitte. L’attaccante Salvatore “Sasà” Bruno realizza 15 gol, Francesco Passiatore 9. È l’Ascoli di capitan Fontana, Barzagli, Di Venanzio, Montesanto, Indiveri tanto per citarne alcuni. Un grande Ascoli.

Di Meo e Fontana

Un’esultanza dei Diabolici

Monticciolo

Montesanto gioisce dopo un gol

Il presidente Roberto Benigni con l’allenatore Giuseppe Pillon brindano al ritorno dell’Ascoli in Serie B

 

L’entusiasmo non manca e la Serie B sembra andare stretta ai colori bianconeri che fanno nuovamente capolino in A nel 2005/2006. Altri due campionati nella massima serie, con Roberto Benigni presidente, per arrivare ad un totale di 16 nell’olimpo del calcio.

Poi però, quando sembra che la dimensione dell’Ascoli sia il campionato cadetto, arriva la seconda retrocessione in Serie C, questa volta dopo 6 campionati di fila in B, nel 2012/2013. La permanenza nella terza serie questa volta è più breve, solo due stagioni. Francesco Bellini, che aveva  rilevato il titolo sportivo dell’Ascoli Calcio 1898, fallito per bancarotta, mantiene la categoria come Ascoli Picchio F.C. 1898. Al secondo tentativo (campionato 2014/2015) i bianconeri tornano in Serie B. Il campionato si chiude con l’Ascoli al secondo posto, dietro il Teramo. Gli illeciti sportivi commessi dalla compagine abruzzese premiano l’Ascoli.

Il resto è storia recente con 9 campionati di fila in B, con alti e bassi. Nel campionato 2015/2016 chiude al 15° posto, nel 2016/17 al 16°, nel 2017/2018 al 17° salvandosi ai playout nella doppia sfida con l’Entella. Partite terminate con due pareggi senza reti ma Ascoli salvo per il miglior piazzamento in campionato.  Nel 2018/2019 chiude al 13°, nel 2019/2020 al 14°, nel 2020/2021 al 16°, nel 2021/2022 al 6° posto, accede ai playoff ma perde con il Benevento. Nel 2022/2023 al 12° e in quello appena terminato da poco (2023/2024) al 18° posto ed è retrocessione in serie C.

Ora siamo punto a capo. C’è da riorganizzarsi nella speranza di risollevarsi prima possibile.

 


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