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Cabine in Via Dandolo, continua la protesta ma il Comune chiude: «Sistema in funzione entro l’estate»

SAN BENEDETTO - Il vicesindaco Tonino Capriotti spiega che, nel dicembre 2018, il progetto portato a termine venne approvato da Ciip, Autorità Portuale, Provincia di Ascoli, Arpam, Asur, Rfi, Italgas, Telecom ed Enel
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Le cabine elettriche di Via Dandolo

 

di Giuseppe Di Marco

 

Entrerà in funzione entro l’estate, il nuovo sistema di convogliamento delle acque piovane realizzato in Via Dandolo. La novità è emersa a seguito della protesta portata ulteriormente avanti dai residenti di zona, che hanno depositato in Comune 100 firme per chiedere chiarimenti sul progetto.

 

L’11 maggio, una delegazione di abitanti locali organizzò un picchetto di protesta contro l’Amministrazione per l’installazione di tre cabine elettriche lungo la strada, necessarie a dare energia al sistema anti-allagamento, parte dell’iniziativa con cui è stata sistemata la rete fognaria della zona nord-ovest “Ballarin”. In pratica, con questo impianto le acque piovane, in presenza di forti precipitazioni, verranno fatte fluire a mare, in modo da liberare le strade del quartiere San Filippo NeriMarina Centro.

 

I cittadini, però, dichiaravano di non aver mai saputo che le tre cabine sarebbero state installate in Via Dandolo, dove avrebbero un impatto notevole sul caseggiato. «Ma nonostante diverse segnalazioni all’Ast e ai vigili urbani – sostiene Salvatore Pesce, referente di Via Dandolo – ancora nessuna notizia da parte dell’Amministrazione. Diventa doveroso un incontro con i cittadini coinvolti per chiarire definitivamente la posizione dell’amministrazione comunale in merito all’opera che si vuole realizzare».

 

Per l’Amministrazione comunale, comunque, non sarebbero necessarie modifiche: «Il progetto è stato portato a termine e credo che entro l’estate questo nuovo sistema entrerà in funzione – replica il vicesindaco Tonino Capriottivoglio ricordate che ad approvare il progetto, nella conferenza dei servizi del dicembre 2018, furono anche la Ciip, l’Autorità Portuale, la Provincia di Ascoli, l’Arpam, l’Asur, Rfi, Italgas, Telecom ed Enel. Spostare le cabine per me non è fattibile, perché la pressione verrebbe esercitata sui binari. I cittadini vogliono un confronto? Valuterò la disponibilità dei tecnici per spiegare come stanno veramente le cose».


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