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Barlocci e Tonelli: «Provincia, bilancio da “lacrime e sangue”: chiediamo di azzerare le indennità al presidente Loggi»

I DUE CONSIGLIERI chiedono chiarimenti in merito alla procedura di dissesto finanziario dell'ente: «Stiamo per finire in mano a dei tecnici che taglieranno i servizi per far quadrare i conti»
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Luciana Barlocci e Daniele Tonelli

 

di Pier Paolo Flammini

 

Sempre vivace la situazione politica nella Provincia di Ascoli: dopo le polemiche di inizio mese di maggio, nella giornata di oggi i due consiglieri provinciali Luciana Barlocci e evidenziano quanto avvenuto nella giornata di mercoledì 29 maggio, quando il Consiglio Provinciale si è riunito d’urgenza per approvare una delibera di indirizzo necessaria a effettuare dei correttivi per far fronte alla grave procedura di dissesto comunicata dalla Corte dei Conti esattamente 30 giorni fa.

 

«Purtroppo, i correttivi approvati comporteranno un bilancio “lacrime e sangue”, di natura tecnica e non politica, poiché il Consiglio non ha potuto esercitare la propria influenza come di consueto» scrivono Barlocci e Tonelli. «Nella stessa seduta abbiamo presentato una mozione per azzerare l’indennità di carica del Presidente Loggi. Questo provvedimento consentirà all’Ente di risparmiare circa 60 mila euro su base annua e sarà reintegrato, secondo la nostra richiesta, solo quando l’Ente tornerà finanziariamente in uno stato di normalità».

 

«I tagli  deliberati sono pesanti e graveranno anche sui servizi territoriali e sul personale – aggiungono – Abbiamo chiesto alcuni punti fondamentali: innanzitutto una Commissione d’indagine per accertare le responsabilità passate che hanno provocato il primo dissesto finanziario e quindi le azioni che il nuovo Consiglio provinciale, entrato in carica nel dicembre 2021, avrebbe dovuto compiere. Azioni mancate, sottolineate anche dalla Corte dei Conti con la delibera del dissesto e che noi avevamo posto all’attenzione numerose volte in questi due anni e mezzo. Conti alla mano,  se si fosse proceduto in maniera chirurgica e attenta  oggi non ci troveremmo nella situazione in cui siamo».

 

«Qualora la Corte accolga la richiesta del Consiglio, l’Ente subirebbe comunque una forma di “commissariamento” da parte dei tecnici, supervisionati da un esperto nazionale esterno, incaricato di guidarli in questa delicata fase – continuano i due consiglieri – Il Presidente Loggi, infine, ha chiesto la disponibilità dei Consiglieri in questo percorso, ma non è chiaro a chi si riferisse. Noi, delegati a settori strategici e impegnativi quali viabilità ed edilizia scolastica,  impegnati oltre che nell’ordinaria amministrazione anche a tutelare i 58 milioni di euro di finanziamenti della straordinaria manutenzione, non ci siamo mai sottratti al nostro dovere».


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