di Peppe Ercoli
Ascoli piange la morte di uno dei suoi personaggi più conosciuti e caratteristici, il popolarissimo Rodolfo Bruni. Pochi sanno che questo era il nome di Lolò, il nome d’arte dato anche al suo negozio, “La Bottega di Lolò”, a li Callare, meta preferita per chiunque volesse acquistare qualcosa che difficilmente avrebbe trovato in altre attività.
Da Lolò si va a colpo sicuro: se l’articolo che si cerca non c’è, vuol dire che non esiste. Su questo principio ha basato la sua attività commerciale.
La sua malattia era l’Ascoli calcio per la quale ha gioito e sofferto a seconda dei risultati: un po’ come il vicino “Caciola” del bar Marconi che diceva «se l’Ascoli vince stenghe bene, se perde stenghe male». Una frase che vale assolutamente anche per Lolò, che la materia calcio la conosceva e ne parlava. Lo ricordo nei suoi interventi alla trasmissione che conducevo a Vera Tv, “TvB Calcio”: mai banale, anzi sempre pungente e non faceva sconti a nessuno.
La notizia della sua scomparsa è stata data dal figlio Enzo che perpetua l’attività commerciale del padre. Ecco quello che ha scritto sui social:
«Gli ascolani VERI, quelli nati e vissuti interamente (ed orgogliosamente) in questo luogo incantevole, stanno scomparendo……di quelli ante guerra, che rappresentano la MEMORIA STORICA del nostro popolo, probabilmente è stato il più autentico e originale: fisicamente imperfetto (senza mai considerarsi tale) ma dotato di una personalità STRABORDANTE, ha caratterizzato la zona della città che lo ha visto protagonista per tutta la vita….li CALLARE! Le Innumerevoli iniziative che ha promosso si ricordano continuamente: il Club Bar Caldaie (con le leggendarie trasferte in pullman per gli Stadi d’Italia), il circolo ricreativo, le serate da ballo del sabato sera, i veglioni di capodanno, le indimenticabili feste dell’Ascoli Calcio, i raduni culinari de “Chigghie de li Callare “…in cui ha tessuto la rete di amicizia con valori di appartenenza. Il commercio, di cui era MAESTRO, gli ha dato popolarità (e a noi con lui…) e per questo ci sentiamo di ringraziare TUTTI».
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