di Pier Paolo Flammini
Sarà una partita, l’ennesima, che profumerà poco di Serie D, quella tra Samb e L’Aquila, quarta giornata di campionato ma, sul fronte rossoblù di casa, già carica di attesa e tensioni, ma non è una novità da queste parti dell’Adriatico.
Biglietti di Curva Nord terminati nelle prime ore della mattina di martedì (in vendita circa 850 tagliandi, 1.800 gli abbonati del settore), 3.823 abbonati, e stavolta anche una tifoseria numerosa che accompagnerà gli ospiti: finita nel tardo pomeriggio di oggi la dotazione iniziale di 500 tagliandi per i supporters aquilani, e quindi, considerando che non ci sono problemi di capienza, sono stati per ora sbloccati altri 150 biglietti, e altri potrebbero essere forniti successivamente (anche se in zona è di stanza un circo equestre che limita un po’ gli spazi per i parcheggi).
Poco profumo di Serie D anche perché si affronteranno due delle formazioni ritenute favorite già alla vigilia del campionato, aggiungendo la Recanatese, pur in grande difficoltà in questo avvio, e il Chieti, dopo l’avvicendamento societario. Senza dimenticare l’Ancona.
Squadre che arrivano imbattute al confronto, con L’Aquila in testa a 7 punti, pur in ricca coabitazione (2 vittorie e un pareggio), e Samb a due punti di distanza (1 vittoria e 2 pareggi). Ma l’unico elemento di similitudine è il pareggio esterno, agguantato per entrambe allo scadere e su calcio di rigore, a Termoli L’Aquila, a Notaresco la Samb.
Per il resto L’Aquila, anche in quella occasione oltre che nelle due vittorie casalinghe, ha dimostrato di saper creare moltissime occasioni grazie a un tridente composto da Banegas (già 3 gol), Belloni (in rete domenica scorsa nella rimonta alla Recanatese) e Giampaolo (in gol alla prima giornata), quest’ultimo autore di un voltafaccia alla Samb lo scorso gennaio, quando si era liberato dalla Recanatese per andare alla Samb e invece poi scelse l’Ancona. Destino di Giampaolo che è legato a quello di Fabbrini, che giunse a San Benedetto per rimpiazzarlo dopo quell’episodio, ma il numero 10 rossoblù, che aveva notevolmente impressionato a Notaresco nel quarto d’ora di gioco, si è infortunato e salterà l’incontro. Sono in corso accertamenti ma sembra possibile che si tratti di uno stiramento, nei prossimi giorni si conosceranno meglio i tempi di recupero. L’Aquila è guidata da mister Pagliari dopo l’inatteso cambio estivo, quando Cappellacci, reduce dal secondo posto di un anno fa, è stato sostituito dall’esperto allenatore marchigiano.
La Samb, invece, ha fin qui creato occasioni da gol con il contagocce e ha segnato solo su calcio di rigore (due per Eusepi). Va detto che tra la squadra vista in trasferta e quella vincente (con merito) contro la Recanatese, vi è stata una certa differenza e le conclusioni, assenti in trasferta, non sono mancate in casa. Spettacolo, tuttavia, poco, ma l’ambiente adesso è carico dopo la pessima prestazione – specialmente nel primo tempo – di domenica scorsa. Ciò non impedirà di superare abbondantemente le 6 mila presenze, probabilmente puntare le 7 mila: la speranza dei tifosi è che si sia trattato di un passaggio negativo, terminato tra l’altro in pareggio, e con alcune modifiche, prima fra tutti il ritorno da titolare di Guadalupi dopo la squalifica e quindi lo spostamento di Paolini e Candellori in posizione di mezze ali, a sostegno del centravanti troppo isolato, la fluidità del gioco ne benefici.
Dall’altra parte, l’addio all’ex Angiulli è stato compensato dall’arrivo di centrocampisti esperti come Giandonato e Misuraca. Insomma, si preannuncia una domenica accesissima sotto il profilo agonistico, delle emozioni e, anche se è presto per le sentenze, la Samb non può assolutamente sbagliare per non alzare ulteriormente il livello delle polemiche e per non perdere già contatto con gli abruzzesi.
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