di Marco Braccetti
Ore 4,24 di sabato 28 settembre. L’imprenditore turistico Marco Calvaresi riceve una telefonata con pessime notizie. È il sistema d’allarme automatico che lo avvisa, in tempo reale, dell’intrusione avvenuta all’interno del suo stabilimento balneare: “Il Pescatore”. Qualcuno sfonda il finestrone che dà sul locale-bar e, senza rompere neanche un bicchiere, s’avventa sulla cassa.
Nel giro di pochi minuti, con le medesime modalità, vengono visitati almeno altri due stabilimenti. Ossia l’attiguo “Lido del Pescatore” e “La Serenella”. Sulla vicenda indagano i carabinieri, che stanno raccogliendo tutti gli elementi utili per arrivare ad identificare i protagonisti di questo raid. Per gli chalet, più che l’ammanco economico, pesano i danni materiali. Ad esempio: Calvaresi riferisce che in cassa c’erano poco più di 50 euro; mentre ci vorranno molti più soldi per sistemare il finestrone danneggiato e, soprattutto, per il registratore di cassa, ormai inservibile dopo lo scasso.
Per gli operatori colpiti, un pessimo finale di stagione. Secondo Calvaresi, i ladri sarebbero persone che conoscevano già bene gli ambienti che hanno colpito. Sono, infatti, andati a colpo sicuro e, nel giro di pochi minuti, hanno razziato in più strutture.
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