di Giuseppe Di Marco
Il ricorso di ProMarche è stato dichiarato «improcedibile» dal Tar. E’ quanto recita la sentenza emanata questa mattina dal tribunale amministrativo in merito alla questione introdotta dalla società cooperativa.
In particolare, per il Tar «deve accogliersi l’eccezione di improcedibilità del ricorso sollevata in udienza da parte resistente» dato che la delibera consiliare 143 del 3 settembre, non impugnata, contiene elementi di novità: in essa viene «direttamente ed espressamente posta a base della decisione assembleare (formandone, quindi, oggetto diretto di deliberazione) la questione delle varianti puntuali, a confronto con l’opzione per la variante generale al Piano regolatore generale».
La delibera 143 era stata adottata dal Consiglio convocato in via urgente per meglio definire le motivazioni su cui si è basato il rifiuto della proposta, illustrata e non approvata nell’assise del 15 giugno. ProMarche, infatti, aveva presentato ricorso in quanto nella prima delibera – la 108 – non erano stati ravvisati i motivi.
«Nella specie, dunque – continua la sentenza – l’Amministrazione non si è limitata a dichiarare l’esistenza di un suo precedente provvedimento, ma ne ha emanato uno nuovo, confermativo del precedente, alla luce di motivazioni, in parte, precedentemente inespresse». In definitiva, la Sezione Prima ha dichiarato il ricorso «improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse».
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