E’ stato proclamato il lutto cittadino a Senigallia, «in segno di cordoglio, rispetto e riflessione, in concomitanza con lo svolgimento delle esequie di Leo», il 15enne che si è tolto la vita nei pressi di un casolare a Montignano, a seguito, stando alle indagini, degli episodi di bullismo di cui aveva parlato con la madre che, tramite il legale Pia Perricci, aveva poi sporto denuncia ai carabinieri.
Lo ha reso noto il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, durante la seduta del consiglio comunale tenutasi oggi, che ha visto anche un minuto di silenzio.
Una decisione presa per la «profonda e straordinaria commozione suscitata in tutta la cittadinanza dal luttuoso evento».
Il funerale si terrà domani alle 15, nella chiesa parrocchiale di Montignano. A partire dalla mattina e per tutta la giornata di domani, «vi sarà l’esposizione delle bandiere a mezz’asta nelle sedi comunali e in tutti gli edifici pubblici mentre ai titolari di attività commerciali e ai pubblici esercenti si chiede di evitare di porre in essere, dalle 15 alle 17, in concomitanza con lo svolgimento della cerimonia funebre, comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino».
La procura di Ancona ha aperto una indagine per istigazione al suicidio, un fascicolo che al momento sarebbe aperto contro ignoti.
Il 15enne domenica sera è uscito di casa con la pistola del padre, vigile urbano, e l’ha poi usata contro se stesso.
Il minore, per via dei presunti episodi di bullismo subiti a scuola, avrebbe detto ai genitori di voler cambiare istituto e iscriversi ad uno privato. Proprio lunedì i genitori avevano appuntamento con il preside della scuola frequentata dal 15enne per parlare di quello che stava accadendo.
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