In occasione del 70° anniversario del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Servizio Regionale Marche, Ascoli si prepara ad accogliere due giornate di celebrazioni, il prossimo fine settimana, per omaggiare il costante impegno e i valori fondanti di questa straordinaria organizzazione, che da oltre sette decenni è al servizio della sicurezza in montagna e in ambienti impervi.
Le iniziative, presentate durante una conferenza stampa, prenderanno il via sabato 23 novembre presso il Chiostro di San Francesco, dove sarà allestito un villaggio espositivo con una parete di arrampicata aperta al pubblico e una mostra fotografica dedicata alla storia e all’attività del Corpo. Nel pomeriggio, al Teatro dei Filarmonici, si terrà il convegno intitolato “70 anni di soccorso in ambiente impervio: un’evoluzione continua”. La giornata culminerà con dimostrazioni pratiche nel centro storico e in Piazza del Popolo, offrendo un’occasione unica per scoprire da vicino il lavoro dei soccorritori.
Domenica, i festeggiamenti proseguiranno con momenti di grande impatto simbolico, tra cui la spettacolare discesa dei soccorritori dal Palazzo dei Capitani in Piazza del Popolo, che attirerà sicuramente l’attenzione di cittadini e visitatori.
Nelle Marche il Corpo Nazionale conta attualmente 197 soccorritori attivi (182 uomini e 15 donne), affiancati da 30-40 speleologi. Tuttavia, il vicepresidente regionale Enrico Alberti ha sottolineato la necessità di un ricambio generazionale, considerando che l’età media dei membri è di 47 anni. «Il terremoto ha avuto un effetto positivo sull’interesse verso di noi: molte persone ci hanno conosciuto grazie al nostro lavoro sul territorio e si sono avvicinate al Soccorso Alpino»” ha aggiunto Alberti.
Renzo Marianelli, delegato alpino, ha spiegato i criteri di accesso: «Chi desidera entrare deve avere meno di 45 anni, esperienza in alpinismo e arrampicata su ghiaccio e roccia. Dopo una rigorosa selezione, si accede a un percorso di formazione, con certificazioni da rinnovare ogni tre anni».
Negli ultimi anni, l’attività del Corpo nelle Marche è stata intensa: nel 2024 sono già stati effettuati 118 interventi, a fronte dei 122 del 2023 e dei 156 del 2022. Le emergenze più comuni riguardano cadute e smarrimenti.
«La narrazione di questi 70 anni vuole essere non solo un omaggio alla storia del Soccorso Alpino, ma anche uno sguardo al futuro», ha dichiarato Riccardo Di Matteo, portavoce del Corpo.
Presente alla conferenza stampa, l’assessore comunale ai rapporti con il volontariato, Massimiliano Brugni, ha ribadito l’importanza di sensibilizzare i giovani: «Far conoscere questa realtà è fondamentale. Speriamo che sempre più ragazzi decidano di unirsi al Soccorso Alpino, perché c’è davvero bisogno di nuovi livelli».
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