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Premio Pier Alberto Capotosti, San Benedetto ricorda un suo “padre nobile”

SAN BENEDETTO - Scomparso nel 2014, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura e presidente della Corte Costituzionale, la sua figura è stata omaggiata con la prima edizione di un premio di laurea assegnato a due giovani studiose e con la partecipazione di importanti figure istituzionali e giuridiche
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Lorenza Carucci, Antonio Spazzafumo, Giulietta Bianchino

di Pier Paolo Flammini

 

Il ricordo di una figura fondamentale per la città di San Benedetto, scomparso nel 2014, vicepresidente del Csm e Presidente della Corte Costituzionale: l’occasione per ricordare Pier Alberto Capotosti è stata la cerimonia del conferimento della prima edizione Premio di Laura in sua memoria.

 

Ad essere premiate in Sala Consiliare Antonietta Bianchino, 30 anni, laureata all’Università degli Studi di Firenze, con una tesi che tratta il tema delle riforme costituzionale e in particolare la riforma dell’articolo 5 e il rapporto tra Stato e Regioni, e Lorenza Carucci, 27 anni, di Alberobello, laureata in Giurisprudenza con una tesi in Diritto Costituzionale all’Università di Torino. Ventisette le tesi di laurea che hanno concorso al premio.

 

Premio Alberto Capotosti

Il sindaco Antonio Spazzafumo, in apertura, ha ricordato la figura di Pier Alberto Capotosti: «E’ stato un sambenedettese Vicepresidente Consiglio Superiore della Magistratura e Presidente della Corte Costituzionale. Nel 1998 vinse il Premio Truentum, massima onorificenza cittadina, e con il premio odierno a lui dedicato intendiamo ricordarne ulteriormente la figura».

 

 

Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro, ha inviato un messaggio di saluti: «Pure nel rammarico per non poter partecipare, desidero far pervenire il mio saluto agli illustri relatori. Ho avuto la fortuna di conoscere il professor Capotosti alcuni mesi prima della sua scomparsa. Sono stata testimone diretta dell’interesse che il professore mostrava rispetto all’autonomia delle professioni. E’ stato uno dei più importanti maestri del Diritto pubblico nel nostro Paese, oltre che sensibile dal lato umano. La sua saggia e proverbiale moderazione lo portavano a un garbo che in questo nostro frangente storico sembra essere assai raro non solo nella politica. Prestava una attenzione attenta e meticolosa alle giovani generazioni, nonché l’impegno che come cittadino e cristiano metteva».

 

Premio Alberto Capotosti

Presente Angela Del Vecchio, consorte di Pier Alberto Capotosti: «Parlare del proprio marito non è facile per quel tipo di riservatezza tipica dei coniugi. Pier Alberto amava molto San Benenedetto, ma non sapevo che era un amore ricambiato, e questa è stata una scoperta dopo la sua morte, perché ho avuto la prova che si trattava di un rapporto reciproco, solido, che non ha necessità di grandi dimostrazioni esterne, come tipico del carattere dei marchigiani, che sono riservati ma molto profondi, e in particolare i sambenedettesi. Quella di oggi è una riprova e una dimostrazione della stima e della considerazione che la città aveva per Pier Alberto».

 

Tra gli organizzatori del premio e componente della commissione di valutazione, c’era anche il professor Gerardo Villanacci: «Questa è la prima edizione del premio, e vi assicuro che raramente è accaduto, come stavolta, che vi sia stata non solo un’ampia partecipazione in termini numerici, ma ho riscontrato una qualità notevole, tanto che la commissione di cui ho fatto parte ha avuto una certa difficoltà a individuare i lavori migliori».

 

Gabriella Palmieri Sandulli

Tra i presenti, l’Avvocato Generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli: «Ho avuto la fortuna di conoscere il professor Capotosti nella sua attività prima di giudice e poi Presidente della Corte Costituzionale, perché l’Avvocatura dello Stato svolge le difese del Presidente del Consiglio dei Ministri dinanzi alla Corte, così spesso mi sono trovata a discutere sia quando era giudice sia da presidente. Devo dire c’è stata subito una stima reciproca e un apprezzamento da parte mia delle sue capacità non solo professionali ma anche umane. In lui vedevo un tratto di grande signorilità, di grande rispetto verso gli avvocati e anche di grande equilibrio, era corretto e istituzionale».

 

«Forse 20 anni fa cominciammo a ragionare sulla presenza dell’Università di Economia a San Benedetto lui mi incentivò notevolmente, e tenne la prima lectio magistrale. Siamo partiti in sordina ma quest’anno abbiamo aumentato ulteriormente i corsi e gli iscritti. Una parte del merito è suo» ha affermato il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gianluca Gregori.

Premio Pier Alberto Capotosti

 

 


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