di Pier Paolo Flammini
Ci sarà una novità importante nella Tirreno-Adriatico 2025: la tappa finale, come sempre nelle 59 edizioni precedenti (tranne la prima, che terminò a Pescara: quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario), arriverà a San Benedetto ma non si tratterà, come d’abitudine, di una cronometro o di un circuito nella “Riviera delle Palme” con finale sul lungomare sambenedettese, ma di una tappa in linea che avrà partenza da Porto Potenza Picena, scenderà verso sud, arriverà a Ripatransone per poi tuffarsi nel circuito da compiere cinque volte sul lungomare sambenedettese. L’evento inoltre sarà anticipato, in mattinata, da una gara di ciclismo giovanile i cui dettagli saranno comunicati successivamente.
La presentazione della sessantesima edizione è avvenuta, come negli anni precedenti, al Teatro Concordia di San Benedetto dove, insieme agli organizzatori, erano presenti molti sindaci e rappresentanti delle città sede di partenza o arrivo, tra cui il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo, l’assessore allo Sport di Ascoli Domenico Stallone, il consigliere regionale marchigiano Renzo Marinelli («Ci piace dare un segnale anche per le nostre zone terremotate e per la ricostruzione in corso», ha detto) e l’assessore allo Sport della Regione Abruzzo Mario Quaglieri.
Nelle sette tappe (1.130 i chilometri complessivi) si cumulerà un dislivello di 14.600 metri, contro i 12.800 di un anno fa. Si parte lunedì 10 marzo con la cronometro di 9,9 chilometri a Lido di Camaiore, mentre il giorno dopo si va da Camaiore a Follonica per 189 chilometri. La terza tappa è da Follonica a Col Fiorito, con arrivo in salita: 239 chilometri che ne fanno la tappa più lunga della corsa. Dall’Umbria si ripartirà da Norcia verso Trasacco, in Abruzzo: 184 chilometri con molte salite. Venerdì 14 la Tirreno-Adriatico partirà da Ascoli e poi percorrerà tutte e cinque le province marchigiane fino ad arrivare a Pergola, per 196 chilometri complessivi. Sabato 15 marzo invece la tappa più dura: 166 chilometri da Cartoceto a Frontignano. L’ultima tappa invece sarà probabilmente per velocisti sul lungomare sambenedettese.
La Tirreno-Adriatico ormai è diventata la più importante corsa a tappe di una settimana del mondo, ben più qualificata della contemporanea Parigi-Nizza, come dimostra anche il recente albo d’oro, nel quale si sono imposti Jonas Vingegaard, Primoz Roglic e Tadej Pogacar. Dopo i tre grandi giri, praticamente, è la Tirreno-Adriatico la corsa con più seguito al mondo, come conferma il direttore di corsa Stefano Allocchio: «Neanche un Mondiale gode della presenza di tanti campioni come nella Tirreno-Adriatico».
«Questo è un evento importante, un appuntamento che si rinnova in maniera molto gradita, una corsa che unisce i due mari. La nostra città verrà vista sui canali ufficiali della Rai e su quelli del web, e in questi anni siamo riusciti ad aumentare la partecipazione del pubblico rispetto a qualche periodo addietro, in quel giorno sono tanti gli appassionati che vengono a San Benedetto e abbiniamo all’arrivo della corsa delle manifestazioni come quella delle biciclette storiche un anno fa, molto seguita. Vorremmo averla ancora per molto» ha detto il sindaco Spazzafumo.
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