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Grottammare, Sprecacè interroga sulla gara di appalto per la gestione dei servizi della ASP “Contessa M. Pelagallo”

GROTTAMMARE - Sono diversi i punti sui quali l'esponente di 'Grottammare c'è' chiede che l'amministrazione comunale chiarisca
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Il consigliere comunale Marco Sprecacè, capogruppo della lista ‘Grottammare c’è’, ha presentato un’interrogazione a risposta verbale all’amministrazione comunale di Grottammare in merito alla recente gara di appalto per la gestione dei servizi interni dell’ASP “Contessa Maddalena Pelagallo”. L’ente, finanziato e vigilato dal Comune, ha affidato il servizio a una ditta di Ivrea (TO), ma la procedura di gara e la composizione della commissione giudicatrice hanno sollevato interrogativi.

 

Il consigliere comunale di Grottammare Marco Sprecacè

Innanzitutto il consigliere chiede chiarimenti sul motivo per cui la dott.ssa Paponi, direttrice dell’ASP, non abbia presieduto la commissione sostenendo che, «forte della sua esperienza nella direzione dell’ente e della conoscenza approfondita degli atti di gara, avrebbe potuto garantire una conduzione competente e appropriata della commissione».

Viene sollevata una questione anche riguardo l’assenza di professionisti interni al Comune di Grottammare con specifiche competenze. «Nonostante la presenza di figure adeguate tra il personale comunale, la commissione non ha incluso tali professionisti. Inoltre – aggiunge Sprecacè – si evidenzia l’esclusione della dott.ssa Scaramucci, responsabile sanitaria dell’ente, la cui presenza avrebbe potuto apportare un importante valore aggiunto nei lavori della commissione».

 

Un altro punto chiave riguarda la decisione di selezionare membri provenienti da comuni di dimensioni ridotte. Secondo Sprecacè, sarebbe stato «più opportuno attingere a figure professionali con maggiore esperienza, appartenenti a enti più grandi e strutturati, per garantire maggiore competenza e trasparenza nella procedura».

 

L’interrogazione dell’esponente di ‘Grottammare c’è’ solleva anche dubbi sui criteri di ammissione utilizzati nella documentazione di gara, «che potrebbero aver portato all’esclusione della cooperativa sociale La Picena».

 

Sprecacè chiede inoltre chiarezza «sulle eventuali persone invitate a far parte della commissione che avrebbero rifiutato di partecipare» chiedendo che siano resi noti dall’amministrazione i nomi e le motivazioni di tali rifiuti.

 

Secondo Sprecacè, infine, «è fondamentale garantire una gestione trasparente e professionale degli appalti pubblici, poiché solo così si può mantenere e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali».


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