“Doni-amo un sereno Natale”, aiutate 100 famiglie in difficoltà

ASCOLI - Grazie al progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio, l’Associazione Betania ha potuto integrare la spesa alimentare con un pacco alimentare aggiuntivo composto da beni come olio di oliva, parmigiano e carne fresca. La funzione e i numeri dell'Emporio della Carità
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L’emporio

L’Associazione di volontariato Betania opera nel territorio come punto di riferimento per la Caritas Diocesana di Ascoli. I dati disponibili relazionati dal Centro di Ascolto ci dicono che sono state evase 489 richieste di cui 342 per sostegno alimentare, 100 per sostegno economico per un totale erogato di oltre 16.000 euro, 37 per cure odontoiatriche, 3 per acquisto di occhiali, 7 per altri beni.

L’associazione gestisce l’Emporio della Carità che funziona come un vero e proprio supermercato di generi alimentari, in media al mese registra 455 episodi di spesa che corrispondono in media a 410 persone singole e 172 famiglie. Il valore valorizzato di tale Emporio è pari ad oltre 160.000 euro di merce, per oltre 106.380 chili.

 

Si comprende come il bisogno primario di acquisto facilitato e gratuito di prodotti alimentari sia di fondamentale importanza. La rete Fead già da anni non riesce a supportare il bisogno reale e il paniere di beni si è notevolmente impoverito fermandosi quasi esclusivamente ai prodotti del “secco”: pasta, riso, biscotti, scatolame. E’ chiaro che è fondamentale poter fornire ai beneficiari dell’Emporio della Carità di una alimentazione sana e corretta.

 

Proprio sulla scia di quanto sopra esposto e grazie al progetto “Doni-amo un sereno Natale” sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, l’Associazione Betania ha potuto integrare la spesa alimentare di 100 famiglie con figli minori già utenti della Caritas Diocesana, con un pacco alimentare aggiuntivo composto da beni come olio di oliva, parmigiano e carne fresca.

 

L’associazione, in questo modo, ha raggiunto obiettivi importanti, tra cui ampliare e migliorare il paniere di beni “generi alimentari”, garantire un servizio di intervento sociale in riposta ai bisogni di prima necessità e sensibilizzare la comunità di riferimento rispetto al tema povertà.

 

 


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