«L’8 Marzo è una festa ancora attuale: ci ricorda che occorre ancora lottare per i diritti delle donne»

L'OPINIONE di Laura Gaspari della Cooperativa Sociale On The Road che da 30 anni si occupa di violenza e discriminazione contro le donne: negli ultimi anni si rivolgono a noi per violenze subite anche ragazze molto giovani o molto anziane, segnale di una maggiore consapevolezza diffusa riguardo comportamenti devianti o relazioni tossiche
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Laura Gaspari di On the Road

 

di Pier Paolo Flammini

 

8 Marzo, Festa della Donna: un appuntamento importante per riflettere e capire la situazione in merito al mondo femminile (e non solo). Nel Piceno da anni la Cooperativa Sociale On the Road agisce per tutelare le donne: abbiamo ascoltato Laura Gaspari, referente della Cooperativa, per fare il punto proprio in occasione della Festa della Donna.

 

On the Road ha appena compiuto 30 anni dalla sua nascita, avvenuta nel 1994: da sempre offre aiuto e supporto alle donne vittima alla tratta degli esseri umani e sfruttamento sessuale, anche se negli anni ha ampliato il suo raggio d’azione offrendo aiuto per percorsi di emancipazione dallo sfruttamento lavorativo, vittime di discriminazione e violenza per donne o Lgtb+, donne migranti o in povertà estrema. La modalità di azione di On the Road è quella di aiutare le persone attraverso la valorizzazione delle proprie capacità, senza quindi modalità assistenzialiste. I centri antiviolenza attivi sono a Fermo, Ascoli e di recente anche in Val Vibrata.

 

«Per quanto riguarda le donne vittime di violenza, abbiamo registrato un grande cambiamento nel corso degli anni: prima venivano da noi per lo più da donne tra i 35 e i 50 anni, sposate o comunque con figli. Negli ultimi anni registriamo un abbassamento dell’età, quindi anche minorenni o poco più che maggiorenni, le quali raccontano una tipologia di violenza analoga a quella subita dalle adulte – afferma Laura GaspariQuesto indica che la violenza maschile agisce sia dai primi anni della giovinezza, ma anche che c’è maggiore consapevolezza da parte delle donne sulla violenza e sulla relazione tossica. Allo stesso tempo stiamo registrando l’accesso di donne molto adulte e persino anziane, quindi oltre i 70 e anche oltre gli 80 anni. Lo stesso si dica per le donne con background migratorio. Sono differenze d’età ma quando parliamo delle modalità che gli uomini adottano per attuare la violenza domestica, queste sono le stesse».

 

Rispetto al solo Centro Antiviolenza nel 2024 On the Road ha registrato più di 100 accessi solo per la provincia di Ascoli.

 

«Ma che senso ha, oggi, la Festa delle Donne? L’8 Marzo non è solo riflessione, è un momento simbolico, e non solo, di lotta che ci costringe a ricordare che le donne sono vittime di violenza e di discriminazioni in tutti gli ambiti della società – ci dice – Per noi è una giornata ancora necessaria, non solo per ricordare che abbiamo bisogno di rivendicare un ruolo delle donne diverso da quello che abbiamo nella nostra società, e faccio riferimento in primis delle donne uccise per mano di un uomo o molestate, vittime di violenza economica, psicologica o in ambito digitale. Parlo anche del fatto che pesa ancora quasi solo sulle donne la responsabilità dei ruoli di cura, il fatto di essere pagate meno nel lavoro, mentre per molti uomini le donne sono un oggetto di esclusivo soddisfacimento sessuale. L’8 Marzo serve per ribadire i diritti e le libere scelte delle donne».

 

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