Una formazione dell’Ascoli 1989-90 con Garlini sul pallone che (in quel campionato) non riuscì mai a mettere in rete
di Lino Manni
È morto Oliviero Garlini, ex bomber di Inter, Atalanta, Lazio e Ascoli. Aveva 68 anni ma era malato da tempo. I “vecchi” tifosi bianconeri lo ricordano ancora perché nella stagione 1989/1990 arrivò ad Ascoli, all’età di 32 anni, con l’appellativo “Oliviero bomber vero” che si portava dietro dai tempi della Lazio.
Un lusso per l’Ascoli, in quanto il centravanti di Bergamo aveva fatto tanti di gol in Serie A, soprattutto con le con le maglie di Lazio, Atalanta e Cesena. In 118 partite in A Oliviero Garlini, pur non essendo un titolare fisso, realizzò 18 reti mentre nelle 189 partite in serie B ne mise a segno ben 55 facendo le fortune di Cesena e Atalanta.
Insomma, un attaccante con il fiuto del gol. Ma in bianconero non fu così. Segnava solamente nelle amichevoli infrasettimanali e deluse tutte le aspettative. Collezionò 17 presenze con la maglia del Picchio senza mai…timbrare il cartellino. Era il terzo attaccante insieme a Casagrande e Cvetkovic. Il campionato di Serie A 1989/1990 si chiuse con la retrocessione dell’Ascoli in B.
I bianconeri iniziarono con Eugenio Bersellini in panchina poi sostituito da Aldo Agroppi ma non riuscì ad evitare la retrocessione. Garlini, ormai a fine carriera, non diede mai la soddisfazione ai tifosi bianconeri di esultare per un gol segnato. A fine campionato fu ceduto al Ravenna. Tutto però lo hanno sempre ricordato con affetto e simpatia, oggi come allora.
Alla famiglia, le condoglianze della redazione di Cronache Picene.
La pagina del giornalino dell’Ascoli dedicata all’arrivo del bomber in bianconero. Si trattava di una pubblicazione omaggio che veniva distribuita gratuitamente ogni volta che l’Ascoli giocava in casa
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