di Filippo Ferretti
Vandali irrompono all’interno della chiesa di Sant’Angelo Magno nella serata sabato 10 maggio, forzando l’ingresso e urlando ad alta voce parole offensive contro Dio e le istituzioni. Sono stati i residenti del quartiere Piazzarola più vicini alla chiesa, opera architettonica in attesa di essere ristrutturata dopo le gravi lesioni del sisma, a chiamare i carabinieri, i quali una volta giunti non hanno potuto che constatare la fuga dei vandali e le tracce della loro presenza.
L’episodio è gravissimo, perché nonostante l’interno della chiesa fosse vuoto, si tratterebbe dell’ennesima irruzione da parte di sconosciuti presso la monumentale opera architettonica del VIII secolo, ritenuta il più tardo esempio di opera romanica nel territorio ascolano.
Un anno fa, i devastatori si erano introdotti nell’edificio di culto (leggi qui), per distruggere praticamente tutto ciò che si trovava davanti a loro. Grave, dopo tutto quel che è già accaduto, non riuscire ad evitare l’ingresso ai balordi all’interno di una delle chiese più belle, preziose e importanti dell’Ascolano.
Dopo quanto avvenuto – le forze dell’ordine stanno indagando sull’episodio – si può solo sperare che inizino presto i lavori di ripristino dell’edificio, grazie anche al finanziamento di 2 milioni di euro già ottenuto a livello ministeriale nell’ambito del piano strategico grandi progetti culturali. Un intervento di miglioramento sismico della struttura teso a salvaguardare le pregiate opere pittoriche e i decori interni, così come i paramenti murari con interventi di bonifica delle lesioni presenti.
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