Borgo Seghetti Panichi: un evento per discutere del futuro di questa ed altre dimore storiche 

CASTEL DI LAMA - Sabato 17 maggio giornata di studio, attraverso la presentazione del libro “Storia di una rinascita” e le tappe volte a ripristinare il prezioso bene dopo il terremoto e la firma di due protocolli di Partenariato 
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Borgo Seghetti Panichi (Foto Dario Fusaro)

 

 

“Storia di una rinascita”: nessun titolo poteva meglio esprimere il significato dell’evento che si terrà questo sabato 17 maggio presso il Borgo Seghetti Panichi, dimora storica situata a Castel di Lama, sede di una giornata di studio caratterizzata da due momenti distinti.

Da una parte, quello della mattina, in cui dalle ore 10 avranno luogo gli interventi di coloro che sono coinvolti nella stesura della pubblicazione che racconta l’importanza e la storia della magione, insieme alle tappe volte a ripristinare il prezioso bene dopo il terremoto.

Nel pomeriggio, invece, dopo la firma di due protocolli di Partenariato – il primo con i sette giardini storici delle Marche vincitori del Pnrr “Parchi e Giardini Storici”, il secondo che sancirà il sodalizio tra il Borgo e alcune associazioni no profit del territorio piceno, associate alla Bottega del Terzo Settore – dalle ore 15 il prosieguo della giornata sarà incentrata sulla tavola rotonda “Dimore e Giardini Storici: Quale Futuro?”.

 

Si tratta di un convegno in cui associazioni ed enti si confronteranno sullo stato attuale e futuro delle dimore e dei giardini storici. Il libro, di imminente pubblicazione grazie a Capponi Editore, accoglie testi di approfondimento sulla storia del complesso e sui restauri appena conclusi, attraverso la firma della vicepresidente dell’associazione “Parchi e Giardini di Italia” Alberta Campitelli, del presidente del “Centro studi e Ricerche per le Palme” Claudio Littardi, dello storico dell’arte Stefano Papetti, del ricercatore e studioso dell’ Istituto Storico di Ascoli Giuseppe Marucci e dell’Ecodesigner Marco Nieri, specializzato in ricerche bioenergetiche.

 

«Si tratta di un doppio appuntamento molto importante, perché si dialoga sul futuro di un bene che, dopo il ripristino avvenuto con i fondi pubblici, è destinato ad un nuovo utilizzo, diventando una piattaforma culturale e creativa, rivolta alle scuole, alle associazioni, alle persone» spiega Stefania Pignatelli, colei che con sua madre Giulia è ed è stata testimone e custode di un patrimonio di famiglia che ha voluto salvaguardare e curare, anche e soprattutto per farlo fruire alla comunità.

 

La collaborazione verrà sottoscritta coinvolgendo tre giardini pubblici – Villa Caprile, Villa Spada, Villa Vitali – e con quattro privati:  con il Borgo Storico Seghetti Panichi anche Villa Miralfiore, Villa Castiglioni e l’Agrumeto Storico del Santissimo Crocifisso.

Il sodalizio vedrà invece il Borgo Seghetti Panichi abbracciare alcune associazioni no-profit associate alla Bottega del Terzo Settore, per facilitare la fruizione e l’accessibilità del borgo storico da parte della comunità locale e del pubblico, come la cooperativa sociale “Lella 2001”, la cooperativa sociale “Pagefha”, “Amici Disparati PS”, “Acli Arte Spettacolo” di Ascoli, “Apply APS”, “Le Marche Experience APS”, “Michele per Tutti Onlus”.

 

Nel pomeriggio, infine, le due tavole rotonde vedranno partecipare, prima, Isabella Collalto, board member “European Historic Houses”; Tomaso Marzotto Caotorta, presidente dell’associazione “Dimore Storiche Italiane” sezione Toscana; Judith Wade, founder “Grandi Giardini Italiani” e Sandro Donati, presidente della Banca del Piceno.

Il secondo panel vedrà gli interventi di Elena Bianchi, program manager di “Europa Nostra”; Alberta Campitelli, vicepresidente di “Parchi e Giardini d’Italia” e Giuseppe Rivetti, presidente del “Fondo Ambiente Italiano Marche”.

(Spazio pubbliredazionale)


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